Foto di repertorio

I COBAS Scuola Sardegna indicono 2 giorni di sciopero, lunedì 6 e martedì 7 maggio in tutta l’isola. Lunedì è prevista anche una manifestazione a Cagliari, con partenza alle ore in piazza Galilei.

Lo sciopero indetto dal sindacato vuole salvaguardare la scuola e dire:

No ai Quiz INValSI per valutare studenti, docenti e scuole e NO alla standardizzazione della didattica che modifica negativamente le modalità di insegnamento e ne annulla la libertà;

Contro le ipotesi di regionalizzazione antisolidaristica della Istruzione Pubblica che dividerà ulteriormente i territori “ricchi” dalle aree più disagiate e povere;

Per un contratto che preveda veri aumenti ed almeno un pieno recupero salariale di quanto perso negli ultimi anni da Docenti e Ata;

Per l’utilizzo dei fondi del “BONUS” docenti e del “FIS” nel salario base di Docenti e ATA;

Per l’abrogazione del residuo obbligo di Alternanza scuola-lavoro, che sottrae ore alle attività didattiche e Per la libera ed eventuale programmazione da parte dei singoli Istituti;M

No al nuovo Esame di Stato;

Per il rientro in Sardegna dei “dispersi” in tutta Italia dall’algoritmo MIUR;

Affinché le diplomate/i magistrali rimangano nelle GaE con il punteggio acquisito, e chi già in ruolo mantenga il posto e PER la riapertura delle GaE per tutti gli ordini di scuola per chi ha l’abilitazione e PER l’immissione in ruolo di tutti/e i precari/e con 3 anni di servizio;

Per il potenziamento degli organici ATA, l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti ed il ripristino delle sostituzioni con supplenze temporanee;

No al taglio degli Organici di Docenti ed Ata delle scuole della Sardegna e Per una riduzione del numero di alunne/i per classe, No al continuo deferente (verso Governo e MIUR), dimensionamento (taglio di Istituti Scolastici) delle autonomie scolastiche deciso irresponsabilmente dalla Regione Sarda e perchè tutti i fondi RAS disponibili non vengano spesi in ridicoli, inutili e costosi progetti, privi di alcuna reale ricaduta didattica, e vengano, invece, assegnati alle scuole (magari per la lingua e cultura Sarda);

Per una vera democrazia sindacale e la libertà di assemblea in orario di servizio per tutti i lavoratori/trici e le loro organizzazioni negata da oltre vent’anni ai COBAS Scuola Sardegna che nelle scuole Sarde sono una delle Organizzazioni più rappresentative (come dimostra anche l’ultimo risultato alle ultime elezioni RSU 2018), ma ai quali è negato ogni diritto sindacale.