Le perquisizioni che hanno accompagnato i 14 arresti eseguiti ieri nell’ambito della Operazione Grighine coordinata dalla Compagnia dei Carabinieri di Oristano hanno portato al sequestro di oltre 430 chili di marijuana pronta per essere immessa sul mercato dell’oristanese e in particolare di quello cagliaritano dove avrebbe potuto fruttare oltre un milione di euro. Il sequestro è avvenuto a Villaurbana nell’abitazione di Stefano Caboni e in altri locali di sua proprietà. La droga, ha spiegato il comandante della Compagnia di Oristano Francesco Giola, era confezionata in buste sottovuoto conservate in cella frigo.

In ogni busta erano contenuti tra il chilo e mezzo o due chili di stupefacente. La banda sgominata dai Carabinieri praticava un prezzo medio all’ingrosso di circa 3,50 euro al grammo, ma a seconda delle circostanze poteva scendere anche a 2,50 o salire a 5 euro al grammo. Nella banda aveva un ruolo di primo piano Marco Saba, il carabiniere di 34 anni arrestato dai suoi ex colleghi. Saba è stato già sospeso dal servizio e presto nei suoi confronti sarà emesso un provvedimento di espulsione dall’arma.

Dall’indagine è emerso che oltre a tenere le fila dell’organizzazione assieme ad Andrea Cuscusa, 33 anni, di Villaurbana, il militare si dava da fare anche al momento della raccolta dei soldi per convincere eventuali clienti morosi a saldare i propri debiti, pena pesanti ritorsioni. Intanto stamattina sono cominciati nel carcere di Massama i primi interrogatori di garanzia che proseguiranno anche nei prossimi giorni. Due dei 14 arrestati sono rinchiusi invece nel carcere di Nuoro.