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“L’azienda era consapevole che i costi dell’energia previsti nel Memorandum sottoscritto avrebbero subito le fluttuazioni dei prezzi di mercato. E’ necessario, pertanto, trovare una soluzione condivisa al problema dei costi dell’energia, conseguenza di una valutazione non ben ponderata da parte del precedente Governo”. Lo afferma il Sottosegretario al Mise Davide Crippa al termine del tavolo di crisi relativo alla situazione dello stabilimento Sider Alloys (ex Alcoa) di Portovesme.

Al tavolo, al quale ha partecipato anche il Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial erano presenti i rappresentanti del Ministero del Lavoro, della Regione Sardegna, di Invitalia, dell’azienda e le sigle sindacali. Secondo Sorial “nei prossimi giorni il Governo continuerà il proprio lavoro per porre le basi strutturali ad una soluzione a medio termine per lo stabilimento di Portovesme. L’obiettivo è quello di supportare l’azienda nell’implementazione di un piano industriale sostenibile, dove vengano effettuate nel più breve tempo possibile l’attività di revamping degli impianti e garantito un ulteriore riassorbimento dei lavoratori”.

Il prossimo tavolo è stato convocato il 12 giugno. Come richiesto dal Ministero nella precedente riunione, l’azienda nella riunione odierna ha illustrato il piano industriale e le tempistiche relative al riavvio dello stabilimento sardo. A tal riguardo, i rappresentanti di Sider Alloys hanno annunciato che stanno avviando le prime attività di pre-revamping degli impianti per i quali sarebbero stati sottoscritti dei contratti di fornitura con aziende specializzate. L’azienda, intanto, ha informato che le attività di pre-revamping starebbero coinvolgendo circa 70 lavoratori. Riguardo al costo dell’energia, che riveste un aspetto fondamentale del piano industriale, l’azienda ha dichiarato di avere delle difficoltà con il prezzo dell’energia previsto nel Memorandum sottoscritto tra le parti nel febbraio 2018.