Decimo posto ancora a due punti, ma la salvezza matematica ancora non c’è perché l’Empoli, a due giornate dalla fine, si è portato a cinque lunghezze di distanza dai rossoblu. Rischiano di più le squadre che sono tra il Cagliari e la squadra di Andreazzoli, rivitalizzata dalle imprese dell’ex Farias.

A Genova basta un pareggio per tenere il Grifone a quattro punti di distacco e chiudere il discorso. Ma sabato contro il Genoa la squadra di Maran dovrà rientrare subito mentalmente nel clima della lotta salvezza. Che cosa serve? Il Cagliari, per stare tranquillo, ha bisogno di un punto. Perché, se è vero che la classifica avulsa è a favore dell’Empoli (e quindi di punti nei confronti dei toscani ne occorrerebbero due), il pari terrebbe a distanza incolmabile proprio il Genoa. Due scontri diretti in vista: il primo, appunto, con la disperata formazione di Prandelli, quasi raggiunto dall’Empoli.

E il secondo in casa con l’Udinese, squadra sicuramente più serena del Grifone. Nella gara del Marassi il Genoa si giocherà tutto: tra l’altro il match è un anticipo e non si potrà nemmeno tendere l’orecchio per sapere il risultato dell’Empoli, in casa con il Torino. Ma la salvezza potrebbe arrivare anche senza muovere la classifica. Se l’Empoli dovesse pareggiare o perdere una delle due prossime gare, il Cagliari sarebbe aritmeticamente salvo. Ma che cosa sta succedendo al Cagliari? Dopo la vittoria col Frosinone e i 40 punti la squadra ha un po’ mollato la presa: almeno questo si è visto subito nella partita con la Roma.

Il Cagliari ha avuto un sussulto d’orgoglio con il Napoli, ma poi è finita come è finita. Con la Lazio in casa si è rivisto un Cagliari stile Roma: molle, stanco e sempre in difficoltà. La salvezza in teoria sarebbe potuta passare per la trasferta dell’Empoli a Genova. Ma così non è stato: Farias ha segnato e procurato un rigore e i toscani ora proveranno a giocarsi la salvezza contro Torino e Inter. Morale della favola: per il Cagliari tranquillità e vacanza ancora rimandate.