“Riconoscere, validare e certificare i percorsi educativi realizzati nel volontariato e nell’associazionismo che consentono ai giovani di acquisire una serie di competenze ‘trasversali’ richieste dal mercato del lavoro”. E’ lo sforzo richiesto in una lettera aperta del Comitato Associazioni Sarde per la Mobilità Internazionale indirizzata al presidente della Giunta Christian Solinas.

Si tratta, scrive il portavoce Luca Frongia, di una serie di competenze strategiche “indispensabili” per operare in un contesto professionale a prescindere dai titoli di studio: capacità di comunicazione, adattamento, empatia, creatività, spirito di gruppo, conoscenze di lingue e culture straniere e, non ultima, la capacità di promozione di se stessi. Qualità che, secondo Frongia, “vengono nella migliore delle ipotesi considerate alla stregua di una lodevole attività sociale. Nella peggiore, una perdita di tempo sottratto allo studio o alla ricerca del lavoro”.

Per questo si richiede il riconoscimento formale. Dunque, conclude, “non auspichiamo un supporto di natura finanziaria, bensì di idee e visione: è tempo che le norme e gli atti dell’istituzione regionale si aprano a una società in rapida mutazione, liberandosi dal dogma del binomio formazione scolastica-formazione professionale”.