A neppure 48 ore dall’annuncio di una nuova mobilitazione annunciata dai pastori sardi per riprendere le redini delle trattative sulla vertenza latte, ad iniziare dagli annunciati bandi per il ritiro delle eccedenze del pecorino romano e per definire la riforma dei consorzi di tutela, gli allevatori e i loro rappresentanti sono stati nuovamente convocati in prefettura a Sassari per un nuovo incontro al tavolo di filiera.

La riunione è stata fissata a dopo le elezioni europee, per martedì 28 maggio. I pastori, nel frattempo, hanno già annunciato per sabato 18 a Tramatza (Oristano) una nuova assemblea per fare anche il punto della situazione attuale “e decidere come andare avanti” anche alla luce delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto decine di allevatori che hanno manifestato nei giorni della protesta del latte gettato a terra nelle strade. Proprio oggi a Sassari dovrebbero iniziare i primi interrogatori di garanzia per i 14 indagati sottoposti ad obbligo di dimora per gli assalti alle autocisterne e furgoni che trasportavano latte.

“Ora attendiamo anche la convocazione da parte dell’assessore dell’Agricoltura (che giurerà questo pomeriggio in Consiglio regionale, ndr) – dice all’ANSA Gianuario Falchi a nome della delegazione al tavolo delle trattative sul prezzo del latte – servono risposte sulle risorse stanziate e ora solo sulla carta. I pastori si sentono abbandonati – aggiunge – assistiamo ad un’elezione dopo l’altra ma le soluzioni tardano ad arrivare”.