“L’obiettivo minimo è il primato personale. Due anni fa ho fatto 20.34, ma non so proprio cosa aspettarmi. Ho tanta voglia di correre i 200 anche per capire se posso farli alla rassegna iridata di Doha. Roma, quindi, sarà una gara fondamentale per quest’anno, ma anche per il prossimo, quello di Tokyo”. Così lo sprinter di origine sarda Filippo Tortu in vista della 39/a edizione del Golden Gala-Pietro Mennea in programma il prossimo 6 giugno allo stadio Olimpico.

Di rientro dalle World Relays di Yokohama, con in tasca il pass per i Mondiali di Doha con la staffetta 4×100 e il secondo tempo azzurro di sempre, il 20enne delle Fiamme Gialle si prepara all’evento nella Capitale. “Ci sono molti dei migliori e sarà bello sfidarli – dice nella nella conferenza stampa di presentazione della quarta tappa della IAAF Diamond League 2019 – Non vedo l’ora di capire come posso esprimermi e quanto posso arrivare vicino. Noah Lyles è il più forte al mondo, sarà dura ma proverò a prendermi una bella rivincita”.

In effetti il 21enne statunitense, già campione del mondo juniores nei 100 a Bydgoszcz nel 2016 proprio davanti a Tortu, è sceso lo scorso anno a 19.65, crono che lo colloca tra i grandi favoriti per il titolo mondiale nella prossima rassegna a Doha.