Il direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, Maurizio Melis, è stato eletto presidente della Società delle Neuroscienze Ospedaliere (Sno). Un riconoscimento importante per lo specialista e per il lavoro svolto in questi anni nella struttura ospedaliera cagliaritana. Nel direttivo della Società spicca anche la figura del dottor Giovanni Cossu, anche lui afferente alla SC di Neurologia del Brotzu come consigliere della Sno.

La società scientifica nasce negli anni Sessanta da un’idea di alcuni neurologi e neurochirurghi ospedalieri che si unirono in un’associazione medica di categoria in grado di riunire operatori sanitari. Scopo dell’associazione quello di difendere e tutelare il prestigio e gli interessi sindacali e professionali dei specialisti studiosi del sistema nervoso, facilitare i rapporti con le altre categorie mediche e pianificare le necessità regionali per accelerare il progresso tecnico e assistenziale dei Reparti Ospedalieri a livello nazionale.

“Essere presidente della Sno vuol dire essere presidente di una società scientifica che ha alle spalle una storia di quasi 60 anni – afferma Melis -. È una società nata dall’iniziativa di illustri colleghi, che negli anni 60 avevano avuto la lungimiranza di caratterizzare una società con un forte spirito multidisciplinare. La nuova sfida che la Sno deve affrontare è lavorare in sinergia con le altre società scientifiche nella elaborazione delle linee guida, come peraltro è attualmente richiesto dal Ministero della Salute. Il processo è già iniziato, per quanto riguarda l’epilessia e la sclerosi multipla dove esistono già dei tavoli di lavoro molto attivi. In quest’ottica, non possiamo più pensare di essere un’isola, ma dobbiamo confrontarci non solo con le altre società scientifiche ma anche con l’università e con le istituzioni. I nostri amministratori possono sfruttare al massimo il ruolo delle Società scientifiche quali interfaccia tra le conoscenze scientifiche e la loro applicazione pratica, con un forte impatto nella salute e nella vita quotidiana di tutta la cittadinanza”.