Nuovi problemi per la sanità ogliastrina e il comitato #giulemanidallogliastra riprende a farsi sentire dopo quella che ritiene sia “l’ennesima beffa”: ieri ha chiuso l’unità operativa del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Lanusei per carenza di medici. Secondo le motivazioni della Assl, la mancanza di specialisti non permette di garantire l’assistenza e la sicurezza necessaria nel reparto. Nessun paziente sarà più ricoverato in quel reparto e i pochi medici rimasti effettueranno solo visite ambulatoriali.

Il neo assessore alla Sanità Mario Nieddu in visita in Ogliastra due giorni fa, aveva chiesto a tutti di avere pazienza, in attesa del nuovo concorso, ma i cittadini ogliastrini non accettano la chiusura: “Gli effetti della ‘nefasta’ deforma sanitaria e della rete ospedaliera si stanno materializzando – spiega il portavoce del comitato Gianni Carrus – come sempre anticipato dai cittadini e non dalle istituzioni territoriali. Ed hanno come effetto dirompente ed immediato il venir meno dei servizi ospedalieri, dei servizi sanitari nel territorio, e c’è l’evidente incapacità di far fronte alle emergenze, anche di personale, situazioni che mai dovrebbero avverarsi nei servizi essenziali”.

Carrus chiama in causa la politica e chiede l’intervento della Regione, altrimenti, chiarisce, si tornerà in piazza a protestare: “Le responsabilità personali e politiche sono evidente. Intervenga con urgenza ed immediatezza l’Assessore Regionale alla Sanità, con atti propri, onde scongiurare la chiusura del reparto di ortopedia dell’Ospedale di Lanusei”. “La chiusura del reparto di Ortopedia – replica l’assessore Nieddu – è la conseguenza di una carenza di personale medico dovuta all’assenza, da tempo, di programmazione nella formazione di specialisti e di una politica sanitaria che negli ultimi cinque anni non è stata capace di dare risposte, catapultando il sistema regionale dell’isola nell’emergenza”. Nel frattempo il direttore Andrea Marras promette: “Appena riusciamo a reclutare i medici il reparto sarà riaperto. E’ una questione di sicurezza per tutti”.