L’assessore alla programmazione e bilancio, Giuseppe Fasolino, ha rappresentando la Regione nell’ambito del Forum PA partecipando al convegno “Città intelligenti, sostenibili e responsive”, per parlare di innovazione nella Pubblica Amministrazione e nei territori. Il convegno, moderato da Daniele Fichera, Senior Consulting Urban Innovation di FPA, ha approfondito il processo di innovazione in atto nelle città italiane in termini di innovazione tecnologica dei servizi pubblici.

“La Sardegna – spiega l’assessore Fasolino – rappresenta una ‘best practice’ da questo punto di vista grazie alla collaborazione attivata dalla Regione Sardegna, Huawei e CRS4 che ha portato alla definizione di un modello di Smart city unico nel suo genere a livello europeo, sperimentato per la prima volta a Cagliari. Le competenze e le prerogative della gestione della cosa pubblica, tipiche della componente pubblica si sono fuse con la conoscenza e la capacità di sviluppare tecnologie dei privati e insieme ciò si è tradotto in servizi pubblici per la collettività, è stata attivata una piattaforma capace di raccogliere tutti i differenti dati provenienti dalla città: gestione del traffico, ottimizzazione dei trasporti, sicurezza nei luoghi affollati, raccolta dei rifiuti per poi utilizzarli per controllo e la gestione di varie attività”.

“Fino ad oggi abbiamo raggiunto importanti risultati – prosegue l’assessore regionale -, ma la vera sfida inizia ora, dobbiamo migliorare il progetto, implementando la condivisione di tutti i dati, dobbiamo avere la lungimiranza di pensare a come una pubblica amministrazione, una città, una regione possa essere gestita nell’era digitale per offrire dei servizi ed interconnessioni in grado di migliorare la qualità di cittadini ed imprese da qui a 10 anni”. “Puntiamo ad estendere il modello smart city di Cagliari a tutta la regione – conclude Fasolino – e diventare la prima Smart Region in Europa. Vogliamo migliorare la diffusione delle nuove tecnologie digitali nei servizi pubblici favorendo l’accesso a tutte le utenze soprattutto quelle più “deboli” e nel contempo sostenendo lo sviluppo delle competenze innovative proponendo un’offerta formativa di alto livello tale da diventare un polo attrattivo per i giovani di tutta Europa”.