Da un capo d’imputazione sono stati assolti, mentre da tutti gli altri è scattata la prescrizione in appello. Cadono così le accuse di abuso d’ufficio per le nomine di alcuni dipendenti della Scuola civica di Musica di Cagliari. I vertici dell’ente – controllato dal Comune – erano stati incriminati perché avevano affidato alcuni incarichi con nomina diretta, senza alcuna procedura selettiva.

A dover rispondere di alcune imputazioni di abuso d’ufficio erano il presidente della scuola, Maurizio Porcelli, il consigliere Giorgio Baggiani, l’ex direttore artistico Luigi Puddu e quello amministrativo Sergio Manca. In primo grado erano stati condannati a un anno e mezzo di reclusione, ma oggi la Corte d’Appello di Cagliari ha riformato la sentenza perché, per tre delle quattro ipotesi di reato, è intervenuta la prescrizione. A difendere gli imputati in aula c’erano gli avvocati Valeria Aresti, Massimiliano Ravenna, Valentina Sanna e Rosaliza Bizzarro. Da un capo d’imputazione sono stati tutti assolti perché il fatto non costituisce reato, salvo Porcelli (assistito da Aresti) la cui formula è stata “per non aver commesso il fatto”.

Sulle spese legate alla gestione della scuola civica pende in Tribunale, davanti alla Seconda sezione del Tribunale penale di Cagliari, un secondo processo per peculato a carico di alcuni degli imputati per i quali oggi sono cadute le accuse di abuso d’ufficio.