Il movimento cinque stelle sardo è scosso dalla vicenda della cancellazione della lista in vista delle elezioni comunali di Cagliari e ora emergono le prime prese di distanza che preannunciano una “guerra interna” che può scatenare reazioni a tutti i livelli.

Infatti nella tarda serata di ieri, la consigliera comunale cinque stelle di Oristano ha pubblicato, sulla sua pagina, un post al vetriolo sui vertici regionali del movimento.

“La Cagliari che con i suoi Vertici Grillini è andata in ogni angolo della Sardegna a sbriciolare le palle su attivisti e candidati, a smembrare liste e meet up, a imporre saltimbanchi improbabili che si sono piazzati ovunque, a delegittimare e buttare fuori persone perbene, (e quando, fallito il tentativo, perché ogni tanto il giocattolo si rompe e, toh, ti sfugge al controllo un voto o una certificazione, si è cercato di annichilire base e ortodossi), ecco, quella Cagliari lì, offende elettori, attivisti, simpatizzanti e il lavoro di tutti, risultando incapace di individuare una lista di amministratori e un candidato sindaco per il proprio capoluogo”, queste la parole durissime della portavoce grillina, da sempre considerata una purista del movimento.

Anche stavolta senza ascoltare la base. Anche stavolta, senza un’assunzione di responsabilità. (Esattamente come già accaduto per le regionali, eh.).La colpa, immagino, sarà certamente dei giornalisti cattivi, di un paio di consiglieri ingestibili e prossimi all’epurazione per perdurante lesa maestà, della congiuntura astrale in opposizione a Urano, e dello spauracchio dello Staff utilizzato come il Babau nelle cantilene per i bambini”, prosegue il post.

“Invece per me, (ma io sono quella matta, dissidente, una brutta persona) la colpa ha nomi e cognomi, e la base insieme a tutti i consiglieri dovrebbe ormai chiederne conto, e presentare le cose così come stanno al capo politico. Perché ci stanno rubando un sogno, un progetto, anni di lavoro per tenere in piedi una claque di incapaci”, prosegue la Cadau.

“Chi tace è complice, e io non taccio, ho precise responsabilità nei confronti di chi mi ha eletta e di me stessa. Poi fate come volete”, conclude il post di Patrizia Cadau.