Anche il consigliere regionale sardo Roberto Deriu (Pd) inizierà lo sciopero della fame e della sete, a partire dalla mezzanotte, in segno di protesta contro la volontà del governo di non rinnovare la proroga della convenzione di Radio Radicale in scadenza il 21 maggio.

“Offro i miei tre giorni alla corale lotta nonviolenta dei Radicali, dei Liberali, dei Democratici e di tutti gli italiani che capiscono l’urgenza di garantire, attraverso Radio Radicale e il suo servizio pubblico, la conoscenza dei fatti e delle parole della democrazia in Italia e nel mondo”, scrive l’esponente dem in una lettera indirizzata a Maurizio Turco, coordinatore della presidenza del Partito Radicale, e Alessio Falconio, direttore della testata. Deriu ricorda che nei primi anni Novanta, poco più che ventenne, “partecipai ad un’iniziativa nonviolenta indetta da Marco Pannella. Si trattava di uno sciopero della fame, durò (per me) tre giorni. Ero ben più giovane e avevo ben altra forma fisica di oggi. Ma nel 2019, se il corpo non è più esultante, lo spirito si è rafforzato nelle convinzioni, e la lotta politica di tanti anni mi regala coraggio e determinazione per sostenere i principi nei quali credo. E allora non posso rinunciare a dare un po’ di mia personale sofferenza, per evitare la sofferenza della libertà di milioni di italiani”.