“Dichiarazioni generiche con tanti vuoti, sanità in primis e la scuola, vera Cenerentola dell’elaborato”.

E’ uno dei giudizi negativi espressi dal capogruppo dei Progressisti Francesco Agus che ha chiuso la discussione generale sulle dichiarazioni programmatiche del governatore Christian Solinas. Secondo l’esponente di Campo progressista, “le azioni compiute sinora da Solinas parlano più forte delle parole scritte nel documento: la scelta più semplice e importante che ha fatto è quella della squadra di governo, ma questa scelta è stata condotta in modo patetico. In maniera rocambolesca ci ha presentato una Giunta dove, al netto di qualche componente, molti profili sembrano inadatti ai compiti che lei stesso descrive nelle sue dichiarazioni”.

Questo, ha aggiunto, “lo sanno bene anche i suoi alleati che parlano di ‘Giuntina’”.

Prima di Agus è intervenuto il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, che ha stigmatizzato l’approccio di Solinas sulla continuità territoriale: “Anziché difendere le prerogative della Sardegna, non ha trovato di meglio che revocare i bandi già assegnati per Cagliari e Alghero e validare quello di Olbia generando un’inopportuna disparità tra aeroporti regionali e una grave situazione di incertezza per il futuro dei 550 lavoratori di stanza a Olbia”. La capogruppo del M5s, Desirè Manca, si è concentrata in particolare sul tema della sanità: “In meno di tre anni di riforma la rete ospedaliera è stata completamente smembrata. Tutti noi sappiamo cosa significa prenotare una visita specialistica avvalendosi del sistema sanitario nazionale. Tempi di attesa inenarrabili”.

“Qui – ha concluso l’esponente dei 5 Stelle – non si tratta solo di pianificare un sistema sanitario assistenziale di prossimità ma di risolvere i problemi di base. Negli ospedali sardi manca tutto, e molte volte i medici sono costretti a mandare a casa pazienti per mancanza di strumentazione e di medicinali”.