“Abbiamo valori coincidenti, una visione comune di sviluppo e un progetto per Alghero che non intendiamo lasciare a metà”. Mario Bruno lancia la sfida. Il sindaco uscente si rimette in corsa. Lo fa alla guida di una coalizione dichiaratamente di centrosinistra costituita da tre liste: Sinistra in Comune, progetto di ricomposizione della sinistra cittadina, Per Alghero con Mario Bruno, in cui confluisce il grosso delle forze politiche e della società civile che cinque anni fa l’avevano fatto trionfare, e Partito democratico, che dopo lo strappo clamoroso del 2014 ambisce a riprendere anche ad Alghero la guida dell’area politica.

Finanziamenti per opere pubbliche avviate o in via di predisposizione, progetti strategici, lavoro, difesa della sanità e dei trasporti, costruzione della “destinazione Alghero” attraverso l’identificazione della Riviera del corallo come terra di cultura, arte e creatività, per un turismo e un’economia attivi dodici mesi all’anno: questi i temi forti che Bruno e la coalizione mettono in campo per la sfida elettorale del 16 giugno prossimo. “Andremo nel segno della continuità, ma con grandissime novità”, annuncia il sindaco uscente, che oggi ha chiamato a raccolta la stampa per presentare la squadra al completo insieme a Mario Salis, segretario cittadino del Pd, e Giusy Piccone, una delle promotrici di Sinistra in Comune. “Il primo cittadino sei tu”, recita lo slogan scelto da Bruno e dai suoi.

“Siamo in campo con un progetto politico basato sul rapporto e sul protagonismo dei cittadini – spiega il candidato pronto per il bis – Come dimostra la fantastica esperienza della partenza del Giro d’Italia del centenario, nel 2017, quando istituzioni, privati e singoli cittadini lavorarono per lo stesso obiettivo, con le stesse motivazioni e con spirito di comunità”. Mario Bruno non nega le difficoltà affrontate durante il suo mandato a causa di “una maggioranza molto risicata” con una compagine eterogenea che comprendeva anche Upc e Udc, sino alle incomprensioni col Pd e con una parte della sinistra. “Ma oggi – dice convinto – si riparte dalla ricostituzione del vero centrosinistra con una unità di intenti che si fonda sulla piena condivisione programmatica”.