“Attorno alla mezzanotte di ieri sera, mentre si accingevano ad affiggere i manifesti elettorali, la coordinatrice cittadina di Olbia, Paola Flauto, con alcuni militanti sono stati aggrediti verbalmente da un individuo in evidente stato di ebrezza nei pressi di Via Vittorio Veneto. Il soggetto in questione ha dapprima strappato i manifesti, poi ha insultato i militanti, probabilmente con l’intento di arrivare allo scontro fisico. Sul posto sono intervenute le Forze dell’ordine”. Racconta così Dario Giagoni, capogruppo della Lega in Consiglio Regionale, l’aggressione perpetrata ai danni di alcuni militanti leghisti durante la scorsa notte a Olbia.

“Parlare di sicurezza è doveroso, ma alle parole va aggiunta la garanzia di fare di più affinché essa venga effettivamente garantita. Non possiamo tollerare che una via storica della nostra città, per altro a pochissimi passi dal centro, venga trasformata in un ritrovo per prostitute e soggetti poco raccomandabili. L’esperienza di ieri sera ci ha mostrato un volto della nostra città che ci preoccupa e spaventa, un volto sul quale già da tempo noi della Lega cerchiamo di puntare i fari senza essere però ascoltati. Non è la prima volta, infatti, che denunciamo il degrado in cui versano alcune strade di Olbia, popolate da insicurezza e per questo evitate dai suoi abitanti durante le ore notturne. Chi abita nei pressi di tali zone dovrebbe forse rassegnarsi a sottostare al coprifuoco? Decisamente non l’ipotesi più allettante! Molto più sensato sarebbe invece imporre legalità e ordine là dove pranregna tutt’altro. Tutelare i nostri concittadini non è pretesa assurda ma dovere legittimo, come dovere legittimo è quello di militare in seno ad un partito, qualunque esso sia, senza rischiare di incappare in simili situazioni. Il dibattito, talvolta anche acceso, è utile e affila l’arma della democrazia solo se lo si conduce con rispetto ed educazione del prossimo. Ringraziamo le forze dell’ordine che sono intervenute e hanno provveduto immediatamente a identificare il soggetto in questione e hanno soprattutto permesso che la situazione non degenerasse e si trasformasse in un episodio assai più grave”, conclude.