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Il sagrato pieno di mazzi di fiori, di corone, di messaggi, la chiesa di San Giorgio a Ruinas (Oristano) stracolma di gente per dare l’ultimo saluto a Pietro Secci e Carmelino Marceddu, i due allevatori di 80 anni uccisi lunedì scorso nelle campagne del paese in provincia di Oristano.

Un’intera comunità sconvolta che in queste settimane ha visto riaffiorare l’ombra della faida che molti anni fa aveva macchiato le strade della zona. Intanto, le indagini dei carabinieri proseguono. Nelle ultime ore i militari hanno sentito amici, parenti e conoscenti dei due allevatori. Si scava nel passato delle vittime. Carmelino Marceddu nel 1966, all’epoca 25enne, assistette all’uccisione del fratello Luigi.

Nel 2001 il fratello di Pietro Secci, Dino, era invece rimasto ferito durante l’omicidio di Pierpaolo Meloni. I due fatti, comunque, dal punto di vista investigativo sarebbero già cristallizzati. Un impulso alle indagini potrebbe essere arrivato dall’autopsia eseguita ieri dal medico legale Roberto Demontis, ma sui risultati Procura e carabinieri mantengono la massima riservatezza.