Un’ultima giornata e il campionato di seria A va in vacanza. Domani, domenica 26 maggio, alla Sardegna Arena il Cagliari giocherà contro l’Udinese l’ultima partita della stagione 2018/19.

Ambedue matematicamente salve, cercheranno di giocarsi al meglio l’ultimo match per un posto migliore in classifica.

Rolando Maran, come di consueto al termine dell’allenamento, ha incontrato la stampa ad Asseminello.

La Formazione. “Domani al di là del rispetto per chi ha giocato meno abbiamo l’obbligo di mettere in campo migliori. La partita contro l’Udinese può far cambiare il posto in classifica e per questo ottenere il massimo. Sarebbe un piacere domani vedere chi ha giocato meno, però vogliamo fare il massimo possibile perché anche domani conta il risultato. Poter congedarsi dal nostri pubblico con una bella gara è uno stimolo, chiamiamo a raccolta i tifosi, dobbiamo dare il massimo a loro e alla nostra città. Voglio ancora prendermi le ultime ore per riflettere bensu chi schierare, ma ho le idee abbastanza chiare”.

La squadra. “Abbiamo recuperato Cerri e Pavoletti. Mancheranno Ceppitelli, Faragò e Leverbe. La prova di Genova mi ha soddisfatto molto, ma le cose migliori, soprattutto in casa, le abbiamo fatte con il nostro sistema di gioco. Sarebbe bello riuscire a cambiare a gara aperta. Castro, vista anche la precedente partita, dove ha giocato per 60′, sembra essersi lasciato l’infortunio alle spalle. Non so cosa riservi il futuro a Barella, tutta la squadra domani vorrà portare il Cagliari in una buona posizione e per lui farlo da Capitano è doppiamente importante”.

L’Udinese. “La squadra  di Tudor vuole migliorare la propria posizione, esattamente come noi. E’ stato un campionato difficile, che ha riservato sorprese e insidie. La nostra squadra era salva da tempo, ma non dobbiamo dimeticare il percorso fatto. Da Udine arriverà una squadra pronta a giocarsi tutte le sue carte”.  

Calciomercato. “Un’idea per la strada da percorrere l’abbiamo già abbozzata, ma con la società inizieremo a parlarne da lunedì a campionato concluso. Insieme dobbiamo valutare che percorso intraprendere”.

di Francesca Melis