All’interno della nuova organizzazione sindacale SILME (Sindacato Italiano Lavoratori Militari Esercito) tra i soci fondatori firmatari è presente Alessandro Garau, sottufficiale dell’Esercito Reparto Infrastrutture del Genio con sede di servizio a Cagliari, noto nell’ambito di settore in quanto impegnato nel sociale e nelle organizzazioni di rappresentanza militare a livello locale e nazionale.

“Dopo anni di lotta rivolti alla costituzione di una realtà strutturata che potesse concretamente tutelare i nostri diritti, siamo lieti ed emozionati nell’annunciare la nascita del Sindacato Militare, il Silme (Sindacato Italiano Lavoratori Militari Esercito), un’organizzazione dedita alla tutela dei diritti dei militari dell’Esercito e delle altre Forze Armate. Fine imprescindibile comune è quello di rappresentare tutte le donne e gli uomini che indossano una divisa e che quotidianamente si adoperano nella piena osservanza del proprio codice etico e secondo i fondamenti costituzionali della disciplina militare, uniti dai valori della solidarietà, della democrazia e dalla difesa del Paese dalle vecchie e dalle nuove minacce.

Una realtà sindacale nuova e di grande esperienza nella tutela dei diritti, risultato di un percorso sinergico e proficuo che ci ha condotto sin qui, e che si è aperto alla società civile, grazie alla convenzione con Assodipro e i servizi della Cigl.

Placido Rizzotto e Carlo Alberto Dalla Chiesa, due figure straordinarie ed altamente rappresentative, a cui vogliamo ispirare il nostro lavoro, ad onorarne il coraggio, l’esempio, il pensiero, di chi ha tenuto alta la dignità, divenendo testimone della libertà di ciascuno di noi.

Non vogliamo essere uno strumento di contrasto bensì di armonizzazione; non siamo contro l’ordine costituito né tanto meno contro le gerarchie militari, ma ci poniamo come una camera di compensazione dei conflitti, attraverso il prezioso strumento del dialogo e il confronto costruttivo, determinanti ai fini risolutivi di qualsiasi problematica che i colleghi riterranno opportuno sottoporci.

Con questo spirito intendiamo procedere su tutti i fronti “caldi” della nostra realtà lavorativa, dalla tutela della maternità a quella delle necessità alloggiative dei militari in servizio, senza trascurare gli aspetti legati alla salvaguardia della salute, sia nelle operazioni di difesa interna che nei teatri esteri.

Aspetto imprescindibile riguarderà l’assistenza dei nostri iscritti in caso di controversie disciplinari o di valutazione, nonché nelle situazioni di trasferimento del personale militare sul territorio nazionale e di transito dei militari ritenuti non idonei all’impiego civile. Di rilevante importanza sarà l’aspetto relazionale e comunicativo con i vertici politici ed istituzionali, al fine di portare le nostre istanze nel tempio della Democrazia: il Parlamento. Tutte le proposte terranno in considerazione la necessità di una crescita sia in termini giuridici che economici, con particolare riferimento alle categorie dei militari che più sono rimaste indietro in questi ultimi decenni.

La nostra parola d’ordine sarà: “concertazione”. Da qui il chiaro proponimento di revisionare la base degli iscritti e di indire periodicamente Assemblee e Convegni su tutto il territorio nazionale.

Grande umiltà, determinazione ed alto senso di responsabilità saranno i tratti distintivi del nostro percorso sindacale, proteso unicamente a tutelare i diritti dei lavoratori.

È per noi l’alba di un cambiamento epocale, con la chiara convinzione che la nascita di un Sindacato Militare come il nostro potrà davvero elevare la qualità delle Forze Armate, introducendo nel sistema modelli di management più votati all’autorevolezza che all’autoritarietà e dunque con una visione riferita alla difesa del Paese molto più attuale. Una progettualità ambiziosa e necessaria, che sappia riavvicinare i cittadini alla realtà militare, che negli ultimi anni è stata percepita come lontana o distaccata, attraverso iniziative e manifestazioni capaci di trasmettere i valori fondanti dell’Istituzione: spirito di servizio e fedeltà alla Patria”.