Uno scempio. Oltre cinquanta ferite da taglio inferte sul corpo di Adolfo Musini, l’88enne trovato morto domenica sera nella sua abitazione di piazza Valesassina nel quartiere San Michele a Cagliari. E’ quanto accertato dall’autopsia effettuata questo pomeriggio dal medico legale Roberto Demontis. Molto dettagli, però, vengono mantenuti riservati perchè l’inchiesta non è ancora chiusa.

Oltre all’arresto dell’autore materiale del delitto, Eugenio Corona – reoconfesso anche di un tentativo di omicidio sempre a scopo di rapina avvenuto dopo il delitto – e del complice accusato di favoreggiamento, c’è un terzo sospettato. Si tratta di un 29enne che avrebbe rubato in casa di Musini insieme a Corona uno o due giorni dopo l’assassinio, quando il cadavere del pensionato non era ancora stato scoperto. Dall’autopsia è emerso che l’omicida si è accanito sul corpo dell’anziano con oltre 50 fendenti di una cesoia che si era procurato all’interno dell’appartamento.

Il colpo mortale avrebbe raggiunto Musini alla giugulare. Nelle prossime ore la Gip del Tribunale, Ermengarda Ferrarese, fisserà l’udienza di convalida. Nel frattempo il sostituto procuratore Guido Pani sta scrivendo la richiesta di misura cautelare in carcere nei confronti di Corona per l’omicidio dell’88enne e per il tentato omicidio di un altro anziano dello stesso quartiere di San Michele.

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