Dalla parole ai fatti. Lo sport a Cagliari risveglia sia in chi lo pratica, che nelle donne e uomini che lo promuovono, il senso ultimo delle cose. Da domani, giovedì 6, sino al 15 giugno al PalaPirastu di via Rockefeller e al PalaConi A di via Dello Sport, si terranno gli Europei di Pallavolo sordi, con 8 nazioni rappresentate, per un totale di 13 squadre e 200 atleti: l’Italia sarà presente con la nazionale maschile e quella femminile, medaglia d’argento alle Olimpiadi dei Sordi di Samsun 2017.

Patrocinato dal Comune e organizzato dalla FSSI (Federazione Sport Sordi Italia), con ESDO (European Sport Deaf Organization), la collaborazione di CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo) e l’ASD Sinnai braccio operativo sul territorio che quest’anno festeggia il suo 50esimo compleanno, il torneo presentato ufficialmente questo pomeriggio al Municipio di via Roma, assegnerà 6 medaglie: tre nel maschile e altrettante nel femminile.

Fischio d’inizio al PalaPirastu il 6 giugno alle 15,30 il maschile Italia – Polonia. E alle 18,30 , subito dopo la cerimonia d’apertura, la femminile, sempre Italia – Polonia. La prima fase dell’Europeo, l’8 giugno vedrà poi le sfide Italia – Ucraina (femminile) alle 16 e Italia – Ucraina (maschile) alle 18,30. Il 9 giugno Biolorussia – Italia (maschile) alle 18,30. Italia – Francia (femminile) sarà disputata l’11 giugno alle 18,30 e alla stessa ora, il giorno successivo, il 12 giugno, Russia – Italia (femminile).

“Quattro anni fa, era il 2015, in occasione del Campionato Europeo di Parigi – ha spiegato Guido Zanecchia (presidente della FSSI) in un’affollata Sala consiliare – l’Italia era soltanto uno tra i Paesi candidati a ospitare il torneo. Oggi quell’ambizione si realizza a Cagliari, scelta dalla Federazione grazie alle sue peculiarità, caratteristiche e capacità di accogliere eventi sportivi anche di caratura internazionale”.

In Sala anche Alessandra Campedelli, coach della nazionale femminile, e Rocco Bruni, tecnico della nazionale maschile che non si farà certo sfuggire l’occasione di far salire sul podio i sui ragazzi a dieci dopo dieci anni di assenza