Non solo capacità chirurgiche, cliniche e manuali. Il dentista di domani deve saper vedere nei problemi del cavo orale la spia di malattie croniche, scegliere gli antibiotici in modo che il paziente non si abitui e i batteri nella sua bocca non diventino invincibili, rivolgersi anche a chi non va da lui pensando sia costoso. Proprio perché nei servizi sanitari le risorse scarseggiano, in odontoiatria, come in medicina, le parole d’ordine sono oggi accessibilità del professionista e sostenibilità delle cure per tutti.

Ne parleranno il 13 giugno le principali associazioni dei dentisti, mondiali, europee ed italiane, al centro congressi Chia Laguna dov’è in programma il decimo congresso internazionale dell’Associazione italiana odontoiatri (Aio). A Santa Margherita di Pula convergeranno, accanto all’assessore alla salute della Regione Sardegna Mario Nieddu e al presidente dell’Ordine dei Medici Raimondo Ibba, i leader della Federazione dentale internazionale-Fdi (oltre un milione di iscritti da 100 Paesi) con la sua filiazione europea Ero, le associazioni dei dentisti Usa Cds e Ids, italiane Andi e Aio, quelle russa, romena, ungherese, nonché le associazioni degli studenti italiana (Aiso) e mondiale (Iads).

Saranno protagonisti di una tavola rotonda dal titolo “Globale contro professionale, nuovi paradigmi sulla sostenibilità in Odontoiatria”. Spiccano le presenze della numero uno di Fdi Kathryn Kell, del suo successore designato e presidente Adi-Academy of Dentistry International, il cagliaritano Gerhard Seeberger, e dei leader dei sindacati Aio, Andi e Suso. “I giovani odontoiatri e i giovani medici – spiega l’organizzatore del congresso, Enrico Lai – sentono che la professione cambia e devono prepararsi a contesti lavorativi e contenuti diversi dal passato. Anche in Italia, dove le cure odontoiatriche non sono in genere a carico della sanità pubblica e il 60% dei residenti non vede di frequente il dentista, l’Odontoiatra deve porsi il problema dell’accesso ai suoi servizi, della prevenzione, della scelta delle terapie con un occhio alla sostenibilità ambientale, si parli di materiali dentari o di effetti degli antibiotici”.