L’opposizione consiliare di Iglesias ha fatto richiesta, in data 5.06.2019, con la firma dei consiglieri comunali Pistis, Cacciarru, Biggio, Saiu, Garau, Tronci e Moi, di una convocazione urgente del consiglio comunale, per discutere della società In House, Iglesias Servizi.

Nella nota si legge: “È da anni che chiediamo se il Comune esercita il suo dovere di vigilanza attraverso il controllo analogo, imposto dalle legge. Non vi è chiarezza sulle modalità e procedure.

Dalla lettura dei bilanci, degli anni scorsi, di Iglesias Servizi emergono (ndr. l’attuale sindaco era presidente del consiglio comunale e col suo voto in aula ha quindi sempre condiviso e ratificato ogni scelta e atto) operazioni che, a essere buoni, possiamo definire di finanza creativa: sono le stesse che nel 2017 hanno dimezzato il patrimonio di Iglesias servizi creando, contemporaneamente, nel bilancio del Municipio, cioè nella cassa dei cittadini, quello che non abbiamo paura di chiamare col suo nome: un falso in bilancio.

Sono stati inseriti due volte gli stessi fondi per pagare le spese delle manifestazioni che il comune non si poteva permettere.

Ciò viene affermato dai revisori dei conti e anche dai colleghi dell’Udc che ora siedono anche in Giunta, fra gli assessori.

Per tutti questi motivi, alla luce del risultato dell’ottima gestione, il sindaco ha deciso di rinnovare con un atto unilaterale il contratto all’amministratore unico e premiarlo con un compenso che vale 6 volte l’indennità percepita finora.

Vorremmo capire a questo punto le reali condizioni della società in house e dei suoi bilanci. Ci preme ricordare che il geologo che gestisce la società di servizi, negli anni scorsi, ha sempre avuto difficoltà a partecipare alle commissioni consiliari convocate per chiarimenti. Irreperibile durante la settimana in quanto impegnato fuori città in un incarico di lavoro privato.

Ravvisiamo la necessità di rimettere a bando tramite selezione pubblica quello che con una nomina diretta appare più uno scambio in funzione di valori diversi dalle competenze che si potrebbero verificare attraverso la comparazione di curricula.

All’opposizione corre l’obbligo di vigilare su chi amministra i soldi della comunità e al contempo di lottare affinché sistemi simili di scambio non perdurino”.

Valentina Pistis di Cas@ Iglesias dichiara: “Le mie perplessità sul controllo analogo sono pubbliche, precise e circostanziate, avremo modo di approfondire il tema al prossimo consiglio comunale. Tra le tante cose che mi lasciano perplessa vi è l’aumento dell’indennità dell’amministratore. Un dato utile per comprendere meglio gli standard. L’amministratore unico di Igea percepisce circa 120.000,00 mila euro annuali e i bilanci della società in house regionale possono contare su milioni di euro di cassa. L’indennità percepita da Testa è chiaramente sproporzionata per l’attività svolta”.

Luigi Biggio e Simone Saiu di Forza Italia commentano: “Proviamo vero Imbarazzo. Da una parte perché ci troviamo a dover commentare un provvedimento ad personam. Dall’altra perché si tratta di uno schiaffo a tutte le persone che cercano disperatamente un lavoro. Esigeremo che l’amministratore stia a lavoro tutti i giorni per otto ore. Iglesias servizi è la società in house del Comune e riguarda tutti i cittadini”.

“Il decreto del Sindaco che assegna uno stipendio da 30.000 € senza particolari meriti al responsabile di Iglesias Servizi- sostiene Alberto Cacciarru di Iglesias in comune- è un pugno allo stomaco di tutti quei nostri concittadini che ormai da mesi aspettano un contributo economico per poter andare avanti a mettere insieme il pranzo con la cena, e per quei lavoratori che tutti i giorni si recano a lavoro e che con veri sacrifici portano a casa un umile stipendio. Siamo davanti ad un abuso vero e proprio”.

Federico Garau, Francesco Tronci e Bruna Moi di M5S continuano: “Una decisione presa unilateralmente senza essere apparentemente condivisa neppure con la sua stessa giunta o maggioranza quando è una scelta che ricade direttamente sulle tasche di tutta la città. Il compenso dell’amministratore unico di Iglesias Servizi è aumentato di sei volte tanto.

E’ chiaro che la cifra pari a 5.000,00 euro non fosse adeguata, forse era anche il motivo per cui alla selezione del 2014 ha partecipato solo un numero ristrettissimo di concorrenti ed il curriculum di un geologo (notoriamente sostenitore dell’allora presidente del Consiglio comunale, ora primo cittadino) è stato ritenuto il migliore per dirigere una società con attività prevalentemente orientati al sociale”.

“L’assenza di programmazione anche all’interno della società in house del comune di Iglesias – conclude Luisella Corda dei Riformatori Sardi- rispecchia lo stato confusionario in cui versa la nostra città. Occorre cambiare rotta immediatamente”.