Hanno chiuso alle ore 23 i seggi per i ballottaggi nei 136 comuni chiamati al rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale. Dopo il conteggio dei votanti si passerà immediatamente allo spoglio delle schede. Due i capoluogo di Regione al ballottaggio: Potenza e Campobasso; quelli di Provincia al ballottaggio sono: Avellino, Ferrara, Forlì e Cesena, Reggio Emilia, Cremona, Ascoli Piceno, Biella, Verbania, Vercelli, Foggia, Livorno, Prato e Rovigo. Gli elettori interessati sono stati complessivamente oltre 3,6 milioni.

I ballottaggi hanno da sempre meno appeal per gli elettori rispetto al primo turno elettorale, anche se bisogna eleggere il sindaco della propria città: le urne oggi non hanno smentito la tradizione e ai ballottaggi nei 136 comuni che non sono riusciti ad eleggere il proprio sindaco al primo turno lo scorso 26 maggio, l’affluenza ha fatto un tonfo di circa 17 punti percentuali, fermandosi, alle ore 19 al 37,4%. Ferrara è la città che ha fatto registrare l’affluenza più alta al 48,17% Foggia quella in cui è stata più bassa, fermandosi al 29.87%.

La bella giornata di sole e caldo, dopo un maggio molto piovoso, ha spinto fuori città molti elettori. Ed è possibile che molti elettori M5S – il Movimento è andato al ballottaggio solo a Campobasso – sebbene ago della bilancia in molte competizioni, abbiano rinunciato ad andare a votare. Il risultato è stato un calo vistoso dell’affluenza alle urne, ovunque consistente, da nord a sud.

Due i capoluogo di Regione al ballottaggio: Potenza e Campobasso; 13 quelli di Provincia al ballottaggio: Avellino, Ferrara, Forlì e Cesena, Reggio Emilia, Cremona, Ascoli Piceno, Biella, Verbania, Vercelli, Foggia, Livorno, Prato e Rovigo. Gli elettori interessati sono stati complessivamente oltre 3,6 milioni. Ora si attendono le 23 per chiudere i seggi, conteggiare l’affluenza e dare il via allo spoglio delle schede. La partita è cruciale per le principali forze politiche: per la la Lega, perchè riuscire ad espugnare alcune città storicamente “rosse” in Emilia Romagna e in Toscana sarebbe un segnale fortissimo; per il Pd e il suo segretario Nicola Zingaretti perchè è necessario riaffermarsi in alcune realtà perse cinque anni fa come Livorno e non perdere dei simboli storici, come Ferrara; per i pantastellati, anche per capire se eventuali trattative con il Pd possano essere digerite dal loro elettorato.