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Oltre 2 miliardi di valore aggiunto, più di 21mila imprese, di cui tremila artigiane, e lavoro per quasi 57mila addetti. E’ questo il “tesoro di Cagliari” che emerge dal dossier elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna che, analizzando i dati di Istat, UnionCamere e Mef dal 2013 al 2018, ha fotografato la situazione del sistema produttivo e della popolazione del capoluogo. E’ una città con due facce quella descritta dall’Associazione artigiana: nella prima crescono le attività produttive, gli abitanti e le famiglie, nella seconda diminuiscono le imprese artigiane e il reddito pro capite dei cittadini.

Malgrado una crisi ancora difficile da sconfiggere, batte forte il cuore imprenditoriale di Cagliari: il sistema negli ultimi cinque anni ha visto accrescere di 630 unità il proprio patrimonio produttivo, passato dalle 20.650 unità per arrivare alle attuali 21.280, che offre lavoro a 56.630 addetti, ma che ha anche assistito alla scomparsa di 301 attività artigiane, passate dalle 3.102 e arrivate alle attuali 2.801, nelle quali continuano a produrre 5.526 lavoratori. In tutta Cagliari, ben 14.222 imprese operano nei Servizi (il 66,8% di tutte le attività), 2.027 nelle Costruzioni (il 9,5%), 1.290 nel Manifatturiero (il 6,1%) e il 3.741 in altre tipologie di impresa.

Le prime 10 divisioni di attività per maggior numero di imprese totali sono: Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) con 4.028 imprese, pari al 18,9% delle 21.280 imprese totali presenti nel comune, Commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) con 1.863 imprese, pari all’8,8% del totale, Attività dei servizi di ristorazione con 1.566 imprese, pari al 7,4% del totale, Costruzione di edifici con 1.304 imprese, pari al 6,1% del totale, Attività immobiliari con 754 imprese, pari al 3,5% del totale, Altre attività di servizi per la persona con 690 imprese, pari al 3,2% del totale, Lavori di costruzione specializzati con 660 imprese, pari al 3,1% del totale, Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli con 536 imprese, pari al 2,5% del totale.

“Cagliari ha tante tipologie d’impresa e tutte, indifferentemente, contribuiscono ad accrescere il grado di benessere dei cittadini e del territorio – commentano Luca Murgianu e Pietro Paolo Spada, rispettivamente presidente e segretario di Confartigianato Sud Sardegna – in quasi tutti i casi lo sviluppo e il successo delle attività imprenditoriali sono condizionate dall’atteggiamento e l’attenzione delle Amministrazioni Locali”. Tra queste vi sono la chiarezza delle regole da osservare per il primo impianto e per le trasformazioni di una attività economica e il tempo necessario per ottenere le autorizzazioni obbligatorie all’avvio dell’impresa.

“Un ambiente favorevole alla nascita di nuove imprese – continuano Murgianu e Spada – ha molto a che fare con l’organizzazione che l’Amministrazione ritiene e sceglie di darsi per rispondere a tutte le esigenze che prevedibilmente porta con sé la nascita e lo sviluppo di nuove attività economiche. Chi assiste ai dibattiti tra politici in cui si tratta di economia e di imprese – sottolineano presidente e segretario – ha l’impressione che a Cagliari esistano solo le imprese turistiche e quelle complementari a questo settore. Il comparto del turismo è molto importante e ben e si fa a lavorare a un suo consolidamento. Tuttavia – proseguono i rappresentanti dell’Associazione Artigiana – in città convivono anche tante categorie imprenditoriali altrettanto importanti che necessitano di grande attenzione da parte del decisore pubblico”.