Prima ha piazzato una bombola di gpl da cucina di fronte a un garage chiuso, nel sottopiano del palazzo di via XX Settembre che ospita la filiale della Unipol. Poi ha innescato la bombola con una fonte di calore, collegando alla valvola un tubo in gomma che aveva fatto passare sotto la serranda del garage. Infine ha piazzato una lampada a gas da campeggio con un innesco.

Il fatto risale a lunedì e oggi Paolo Ledda, algherese di 53 anni, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Sassari, Giancosimo Mura. L’accusa nei suoi confronti è di tentata strage. Difeso dagli avvocati Danilo Mattana e Bastianina Cocco, è stato accompagnato in carcere.

Se un condomino non si fosse accorto del forte odore di gas e non avesse chiamato i vigili del fuoco, dopo pochi minuti sarebbe saltato in aria il palazzo. Stando a quanto hanno potuto provare gli esiti delle investigazioni portate avanti sin qui, il destinatario di quel gesto scellerato era proprio la banca, dalla quale Ledda attendeva un risarcimento per le conseguenze di un incidente stradale che gli era capitato tempo fa a Suni, in provincia di Oristano. Difeso dagli avvocati Danilo Mattana e Bastianina Cocco, l’uomo è stato già trasferito in carcere.