Anche i lavoratori del Crs4 partecipano allo sciopero nazionale di otto ore proclamato domani dai metalmeccanici unitari Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil per richiamare l’attenzione sul futuro delle attività industriali e sull’esigenza di una politica che rilanci le produzioni e difenda il lavoro.

A queste motivazioni, Fiom Cagliari, Rsu e lavoratori del Crs4 sommano la protesta contro la mancata trasformazione dei contratti di ricercatori e tecnologi da tempo determinato a indeterminato: “una situazione ormai insostenibile che viola il contratto collettivo e le norme sul lavoro a tempo oltre a mettere a rischio la stessa operatività del centro di ricerca, le cui attività sono basate, per il 50%, proprio sul lavoro dei precari storici, alcuni da più di dieci anni”, sostengono i sindacati.

La protesta dei lavoratori aveva portato all’approvazione di una delibera della precedente giunta regionale volta a stabilizzare il personale sulla base di un fabbisogno del personale che avrebbero dovuto stilare i vertici del Centro e di Sardegna Ricerche.

“A distanza di quasi sei mesi e nonostante le ripetute sollecitazioni da parte del sindacato – denuncia la Fiom – questo piano inspiegabilmente non è stato prodotto e le conseguenze rischiano di essere deleterie per il futuro del Crs4, sia per i contenziosi legali con i propri lavoratori che per le controversie con le aziende coinvolte in progetti di ricerca condivisi, nel caso in cui risultasse inadempiente per mancanza di personale”.