Ieri l’annuncio del ministro Toninelli per il commissariamento della Sassari-Olbia e della Sassari-Alghero, oggi la Regione Sardegna rilancia chiedendo al Governo la gestione commissariale delle principali infrastrutture dell’Isola, a partire da quelle viarie. La richiesta arriva dall’assessore ai Lavori pubblici Roberto Frongia.

Le strade in questione sono la statale 195 Sulcitana, la 130 Iglesiente, la 554 Cagliaritana, la 131 Carlo Felice, la 127 di collegamento per Tempio e la circonvallazione di Olbia. La decisione di Frongia è scaturita al termine di una serie di sopralluoghi per “toccare con mano – ha spiegato l’assessore – lo stato delle infrastrutture sarde, così da stilare una scala delle priorità per le quali la Sardegna potrà ottenere ulteriori poteri”.

“Non possiamo continuare a essere isolati anche in casa, dobbiamo al contrario fare in modo che il sistema viario sia improntato sull’efficienza. Per questo – ha chiarito – dobbiamo puntare alla chiusura di tutti i cantieri”. Per riuscirci il titolare dei Lavori pubblici propone l’apertura degli stessi cantieri h24. “Accenderli anche la notte significa incidere realmente sui tempi dei lavori: non ci possono essere soluzioni efficaci ai problemi senza strumenti che garantiscano efficienza e celerità”, ha concluso Frongia.

L’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia chiede al Governo il commissariamento delle principali infrastrutture viarie dell’Isola e nel frattempo i sindacati fanno il punto con il capo compartimento Valter Bortolan sulla situazione delle opere di committenza Anas. Ciò che emerge è la preoccupazione dei segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, Marco Foddai (Feneal Uil), Giovanni Matta (Filca Cisl) e Erika Collu (Fillea Cgil) che hanno annunciato una conferenza stampa per il 20 giugno e non escludono un’iniziativa di mobilitazione unitaria entro il mese. I motivi? “La forte lentezza in cui permangono le grandi opere in capo alla più importante stazione appaltante della Sardegna”.

I nodi, rilevano le parti sociali, riguardano soprattutto alcuni lotti della Sassari Olbia, la Statale 125, l’intera 131, la Sassari-Alghero, i lavori di ricostruzione del ponte monti di Pinu sulla strada Olbia-Tempio, crollato dopo l’alluvione. “Non vorremmo – dicono le sigle sindacali – che si palesasse anche il rischio di un’insufficiente dotazione finanziaria per quelle opere che ancora non hanno completato l’iter di progettazione”. Ritardi sull’avvio dei cantieri ma non solo: “Si registra una condizione di assoluta emergenza occupazionale del settore delle costruzioni che, più di tutti, ha pagato caro il prezzo di una crisi che ha espulso, dal 2009 a oggi, più di 30 mila lavoratori sardi”.