Quasi cinquemila fedeli si sono stretti attorno ai vescovi sardi e al cardinale Angelo Becciu a Pozzomaggiore (Sassari) per la beatificazione di Edvige Carboni, “una donna mite, umile, al servizio del prossimo nel nome di Cristo”, come è stata descritta da monsignor Giuseppe Curcu, vicario del vescovo di Alghero Mauro Maria Morfino. La bolla pontificia di beatificazione è stata letta dal cardinale Becciu poco prima che le reliquie della beata fossero portate sull’altare.

“Il riconoscimento della santità di vita di una figlia di questa terra è certamente un grande motivo di orgoglio, ma è anche la dimostrazione delle profonde radici cristiane, che hanno da sempre ispirato i più alti valori umani della nostra gente – ha detto il cardinale Becciu durante l’omelia – La Chiesa che è in Sardegna è chiamata dalle odierne circostanze a servire la rinascita delle nostre città e dei nostri paesi, per una instancabile operosità a servizio del bene, specialmente di quanti stanno ai margini della società”.

“Umile e forte, generosa e paziente, laboriosa e fiera, la Beata Edvige incarna le più belle virtù della donna sarda dell’epoca. Eppure – ha aggiunto Becciu – dal suo vissuto umano e cristiano, emergono dati che rendono più che mai attuale la sua testimonianza: Edvige è un valido riferimento per le donne di oggi, di ogni età e di ogni estrazione sociale. La sua semplice e profonda esperienza spirituale, contrassegnata da carità senza limiti, umiltà smisurata e preghiera incessante, è un modello ancora attuale, perché dimostra che anche in una vita semplice e ordinaria è possibile sperimentare una solida comunione con Dio e un apostolato caratterizzato dalla passione per l’umanità ferita e disagiata”.