Manca il personale, reparti a rischio chiusura dall’1 luglio all’Aou di Sassari. A lanciare l’allarme sono le sigle sindacali unite e le Rsu aziendali, che questa mattina hanno incontrato la dirigenza ospedaliero-universitaria per discutere del problema. Dalla riunione è emerso un quadro preoccupante: il 30 giugno scadranno i contratti a tempo indeterminato di una centinaio di dipendenti, fra infermieri, operatori socio sanitari, e in minima parte impiegati amministrativi, compresi alcuni lavoratori interinali cui l’Aou è dovuta ricorrere per far fronte alle emergenze.

Senza questi contratti la dotazione di personale dell’Azienda ospedaliero universitaria sassarese scenderebbe sotto i limiti necessari per l’accreditamento regionale, che stabilisce un numero minimo di 60 infermieri e 130 operatori socio sanitari. Ai contratti in scadenza si aggiungono le assenze di 15 dipendenti in maternità, non sostituiti, altri 15 in congedo di lungo termine, e 30 dimessisi negli ultimi tre anni, nessuno dei quali è stato mai rimpiazzato. Per scongiurare il blocco dei servizi e il possibile funzionamento a singhiozzo dei reparti ospedalieri, sono necessari 2,2 milioni di euro da spendere per il personale. Soldi che l’Aou spera di ricevere dalla Regione.

“Chiediamo all’assessorato regionale alla Sanità di assumere ogni possibile iniziativa affinché si possa continuare a garantire la regolare assistenza ai degenti, mantenendo e anzi rinforzando gli organici attuali in quello che è l’unico Hub di secondo livello del nord Sardegna”, spiegano in un una nota i segretari Antonio Canalis (Fp Cgil), Antonio Monni (Cisl Fp), Dario Cuccuru (Uil Fpl), Fausta Pileri (Nursind), Alessandro Nasone (Nursing Up) e la Rsu aziendale Elisabetta Cocco.