Si è svolta giovedì mattina al Parlamento Europeo di Bruxelles la conferenza stampa “Green is not left – l’ambiente non è di sinistra” organizzata da “Sustainable Economy Europe” in collaborazione con la Parlamentare Europea, la dr.ssa Giulia Moi. “Il titolo provocatorio vuole mettere in evidenza come l’attuale interpretazione politica ‘green’ non riesca né a portare reali soluzioni per l’ambiente né d’altro canto per i cittadini. Si tratta di una politica di slogan fine a se stessi, striscioni colorati, attacchi complottisti a fantomatici poteri forti, ma priva di propositività e impatto reale”.

“Da qui” – dichiara l’On. Moi, “si evince una chiara necessità d’intervento per dare risposte alle reali esigenze dei cittadini, mantenendo come priorità si l’ambiente, ma con attenzione particolare ai temi davvero importanti per i nostri territori ovvero lavoro, sviluppo economico, occupazione”.
“La massima aspirazione dei cosiddetti attivisti ‘verdi’ sembra essere quella di bloccare progetti e boicottare grandi opere pubbliche, la nostra visione è esattamente opposta. Si punta infatti a incentivare l’innovazione, lo sviluppo economico e imprenditoriale, tramite soluzioni industriali alternative che possano portare indotto e occupazione ma sempre con un occhio di riguardo alla sostenibilità e all’ambiente”.

“Il nostro obiettivo come ‘Sustainable Economy Europe’ – aggiunge Luca Bazzanella – è quello di fungere da ponte di dialogo tra il cittadino, la classe politica e le istituzioni per colmare una grande carenza informativa e di potere negoziale. Quella che presentiamo oggi è un’esplicita volontà di transizione dell’organizzazione che vuole avvicinarsi sempre più ai cittadini nelle strategie di sensibilizzazione e advocacy rendendoli consapevoli di ciò che succede realmente nelle istituzioni e di come, unendo le forze, un gruppo possa impattare positivamente sul processo legislativo nell’ambito dell’ambiente e della salute pubblica e quindi sulla propria quotidianità”.

I prossimi step saranno una serie di conferenze stampa per rispondere alle domande dei media e degli interessati a Strasburgo e a Roma, su un tema oggi sempre più attuale ma mal interpretato dal mondo politico, per tornare poi a dedicarsi all’attività operativa dell’organizzazione con il coinvolgimento territoriale e democratico dei cittadini.