Associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Queste le accuse della Dda cagliaritana che ha concordato con le risultanze investigative degli agenti della Squadra Mobile della Questura del capoluogo che stamani hanno eseguito 12 misure di custodia cautelare in carcere per altrettanti indagati che avevano costituito un sodalizio criminale dedito allo spaccio di eroina, cocaina e speedball in una palazzina di Via Seruci, nel quartiere di San Michele.

Le indagini, condotte dagli Agenti della Seconda “Sezione Criminalità Diffusa ed Extracomunitaria”, riguardano lo spaccio nel periodo tra il 2018 e questi primi sei mesi del 2019, tenendo conto di alcune risultanze investigative degli anni scorsi sugli stessi soggetti indagati e oggi arrestati. I poliziotti, coordinati da dirigente Roberto Pittitto, hanno effettuato intercettazioni telefoniche, riprese video, tradizionali servizi di osservazione, acquisti simulati di stupefacente operati da agenti sotto copertura, ed escussioni rese da numerosi acquirenti dello stupefacente, hanno costituito il nucleo centrale dell’indagine. La Polizia ha documentato quindi l’esistenza di un gruppo stabilmente organizzato che operava senza soluzione di continuità anche nei giorni festivi, sotto la costante sorveglianza di vedette pronte a segnalare ogni possibile “presenza pericolosa”.

Le cessioni di stupefacente venivano effettuate attraverso un sistema standardizzato e collaudato: i tossicodipendenti venivano radunati dai pusher nei pressi della palazzina di via Seruci, poi indirizzati all’ingresso del palazzo ove facevano le ordinazioni e pagavano anticipatamente il corrispettivo richiesto, quindi lo spacciatore di turno saliva ai piani superiori prendendo le dosi già preparate e le consegnava.

Rilevanti ai fini delle indagini sono state le numerose intercettazioni telefoniche in cui gli indagati nelle loro conversazioni, utilizzando un linguaggio criptico, facevano riferimento all’attività illegale. Sono stati delineati i ruoli all’interno dell’organizzazione, dal promotore, organizzatore e finanziatore del gruppo che, con l’attiva collaborazione dei sodali, che si interfacciava anche con gli altri partecipi dell’organizzazione criminale impartendo loro una serie di direttive. Un ruolo rilevante ha avuto la componente femminile del gruppo, pienamente partecipe all’attività delinquenziale, esplicitata nel fruire la propria abitazione come base logistica del sodalizio criminale.

Gli altri componenti della banda svolgevano prevalentemente l’attività di vedette, stazionando nei pressi delle palazzine ove avveniva lo spaccio al fine di avvertire i propri soci in affari dell’eventuale arrivo delle forze dell’ordine, sia di cedere la droga agli acquirenti consegnando le dosi e ricevendo il denaro. Durante lo sviluppo delle indagini, in vari interventi eseguiti a riscontro degli elementi investigativi acquisiti, sono state tratte arrestate 16 persone ed è stata sequestrata eroina per 196,013 grammi, cocaina per 70,6 grammi, mix di eroina e cocaina per 34,664 grammi, metadone per 75 mg ed un totale di 1689 dosi pronte allo spaccio sequestrate.