“Il giro di boa di un anno di governo devo constatare che qualsiasi critica costruttiva è diventata impossibile. Ogni aspetto della vita del Movimento, dentro e fuori dal Parlamento, è sottoposto alla volontà del capo politico e per questo, dopo più di dieci anni, lascio i 5 Stelle“. Lo dice la senatrice Paola Nugnes in un’intervista al Manifesto.

Tutti i problemi derivano dalla torsione imposta nel 2017, con la delega in bianco al capo politico. Inclusa la perdita di 6 milioni di voti nell’abbraccio con la Lega”. Nugnes spiega che andrà nel Misto. “Andrò tra gli indipendenti, se non riuscirò a incidere darò le dimissioni”.

“È giusto rimanere a lottare anche per bloccare le ipotesi di riforma dello stesso Parlamento. Riduzione nel numero degli eletti e del loro stipendio, a fronte di nessuna modifica per i ministeri significa rafforzare l’esecutivo a scapito del legislativo e della rappresentanza popolare. È una svolta autoritaria, funzionale anche a certe politiche che pure abbiamo sempre avversato, come sacrificare l’ambiente per progetti come il Tap”.

L’addio ai 5 Stelle di Paola Nugnes è anche riportato da La Verità in cui si ricorda che, secondo le regole M5S, chi lascia il gruppo M5S e passa al Misto dovrebbe pagare una penale di 100mila euro. Anche per questo la senatrice si augura “una separazione consensuale”. Nugnes sarebbe pronta a impugnare in tutte le sedi, se il M5s decidesse di tentare di trattenerla con la forza.

“Non si può restare insieme quando si è così diversi. Altri possono sperare, come speravo io, che si possa cambiare la situazione. Ero talmente appassionata, talmente convinta, che non ho visto alcune cose che altri hanno visto prima di me. Io perderò di visibilità, ha aggiunto la senatrice, perché finché faccio una opposizione interna vengo notata, uscendo mi si darà meno attenzione, ma l’opposizione dall’interno va bene finché si fa una volta, due volte, tre volte, poi non funziona più, diventa stucchevole, non me la sento più. Il gruppo misto? Meglio chiamarli indipendenti, come negli altri paesi”.

“Ci sono quelle come me, che si sono formate in un certo modo, che hanno un sistema di valori, che non sono disposte a scendere a patti su concetti come il bene comune, la coerenza, la trasparenza. Il decreto sicurezza era disgustoso, il decreto sicurezza due lo è due volte. Abbiamo ottenuto il reddito di cittadinanza? Ok, ma non si può camminare sulla testa delle persone. Facciano il loro lavoro, io voglio fare il mio: è il mio significa anche fare opposizione politica”, conclude Nugnes.

Fonte: Adnkronos