No alle soste prolungate dei migranti in mare. E no alle fabbriche di bombe italiane. Sono le due principali motivazioni che hanno spinto il pacifista sardo Antonello Repetto ad imbucare il suo certificato elettorale e a spedirlo al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Con una promessa: “Come cittadino e come cristiano – spiega Repetto – la informo che inviterò tutti a restituire il certificato elettorale e a non recarsi più a votare contro quest’inumana politica di respingimento e sterminio di cui l’Italia, insieme all’Europa, si rende complice”. Solidarietà da parte di Repetto alle Ong che “vengono criminalizzate o addirittura multate per la loro opera di soccorso”.

Per quanto riguarda le bombe, il riferimento è allo stabilimento Rwm Italia di Domusnovas, nel Sulcis Iglesiente, da tempo oggetto di critiche da parte di movimenti antimilitaristi e pacifisti in quanto le armi prodotte in Sardegna verrebbero poi esportate in zone di guerra.