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Nella vertenza Sider Alloys (ex Alcoa di Portovesme), sul problema del costo dell’energia che blocca la ripartenza degli impianti “non si vede ancora una data certa per la soluzione, ma evidentemente in queste settimane sono stati fatti dei confronti serrati che hanno permesso di risolvere alcuni aspetti tecnici. Tuttavia, ne rimangono ancora molti altri e la data di settembre – come quella di un ulteriore avvicinamento alla soluzione del problema – è troppo lontana”.

Così il segretario nazionale della Fiom Cgil, Mirco Rota, al termine dell’incontro tenutosi oggi al Mise spiegando che attualmente il costo dell’energia è ancora troppo alto e per far tornare lo stabilimento a regime dopo aver risolto questo problema ci vorranno almeno altri 18-24 mesi.

“Il problema non è risolto, abbiamo storto il naso quando ci hanno parlato di un prossimo step a settembre e abbiamo chiesto al Mise di fare più rapidamente”, ha continuato Rota aggiungendo che dietro l’angolo c’è poi anche il problema degli ammortizzatori sociali: “Ci sono 300-400 persone che da gennaio non hanno ancora mai preso un soldo e ad agosto i soldi stanziati finiranno. La situazione è delicatissima non solo sul piano industriale, ma anche su quello degli ammortizzatori sociali, su cui ci hanno assicurato che si sta lavorando al ministero del Lavoro”.

Un prossimo incontro azienda-sindacati, per ora, non è ancora stato calendarizzato.

Sulla vertenza Sider Alloys (ex Alcoa di Portovesme) “i continui ritardi che si stanno accumulando non sono affatto positivi”, nell’incontro di oggi tenutosi al Mise “ci aspettavamo una risoluzione della questione costo energia che si sta trascinando da troppo tempo”.

Così il coordinatore nazionale della Fim Cisl, Mauro Masci, in una nota diffusa al termine del tavolo aggiungendo che quanto detto oggi al Mise “rischia di spostare ai primi mesi del prossimo anno la risoluzione della vertenza, il tutto mentre i lavoratori sono in attesa del pagamento degli ammortizzatori da oltre 6 mesi, nonostante lo sblocco dei fondi da parte del Governo, la Regione Sardegna non ha ancora provveduto al pagamento”.

Una situazione, quella dei lavoratori dell’ex Alcoa, “che sta diventando giorno dopo giorno sempre più insostenibile per le famiglie e i lavoratori coinvolti e su cui ci aspettiamo che si provveda subito al pagamento”, prosegue la nota della Fim.