In vista il ballottaggio per decidere il nuovo sindaco di Sassari si moltiplicano gli endorsement delle parti politiche escluse al primo turno dal testa a testa tra Mariano Brianda, il magistrato candidato da cinque forze di centrosinistra, e Nanni Campus, ex sindaco e senatore, espressione di cinque liste civiche dissenzienti dal sistema partitico del centrodestra ma afferenti allo stesso ambito di valori. Oggi assumono una posizione i Riformatori e Fortza Paris, che al primo turno hanno appoggiato il candidato ufficiale del centrodestra, Mariolino Andria.

Nonostante lo sfogo post-elettorale di Andria, scettico sull’opportunità di sostenere al ballottaggio “chi ci ha sputato in un occhio”, Vincenzo Corrias dei Riformatori e Antonio Cardin di Fortza Paris dicono a chiare lettere che “il progetto civico di Nanni Campus è in linea con l’esigenza, sempre sostenuta dai due partiti, di discontinuità con la passata amministrazione di centrosinistra”. Da qui il sostegno all’ex sindaco. Di segno opposto la scelta di Èvviva Sassari, lista civica che guarda a sinistra e all’autonomismo, in lizza al primo turno con candidata sindaca la docente del Dipartimento di Agraria Marilena Budroni.

“Non consegniamo Sassari alle destre”, chiede la nuova forza extra-consiliare. “Sassari è in bilico tra una destra camuffata da liste civiche e un centrosinistra opaco e in affanno”, è la premessa. “Onoreremo il patto con i nostri elettori, fondato su una visione alternativa di società, ma per responsabilità verso la città e volendo bloccare l’avanzata delle destre abbiamo incontrato Brianda”, e questa è la notizia.

Dal faccia a faccia sono emerse “differenze sostanziali e l’impossibilità di un accordo politico”. Nessun apparentamento, dunque. “Ciò nonostante, in questo momento bisogna scegliere di stare dalla parte della città e domenica agiamo secondo coscienza”.