“Non sono venute meno né l’urgenza di approvazione del testo, né la volontà di ottemperare all’obbligo previsto dalla legge”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale Michele Pais a proposito della proposta di legge per rideterminare i vitalizi per i consiglieri regionali eletti prima del 2014 e che le Regioni devono approvare entro dopodomani.

“Non capisco – aggiunge – il vero motivo del ritiro delle firme da parte di alcuni componenti dell’Ufficio di Presidenza, spero che non significhi una presa di distanza da un impegno già assunto con lo Stato e con i cittadini”. I componenti a cui si riferisce sono Piero Comandini (Pd), Roberto Deriu (Pd) e Antonio Piu (Progressisti), che oggi hanno annunciato la revoca delle firme perché il termine per l’approvazione della norma è fissato per il 30 giugno, e non intendono “assumersi la responsabilità della decurtazione del 20% dei trasferimenti statali prevista in caso di mancato rispetto del termine”.

Pais, da parte sua, spiega di aver “già concordato la necessità di approvare celermente la rideterminazione con il presidente della Prima commissione, Pier Luigi Saiu”. Che, a sua volta, definisce le posizioni del centrosinistra come “solito contorto teatrino del Pd”. E sulla proposta di legge: “Posso garantire che il testo che verrà licenziato dalla Commissione, con o senza le firme del Pd, porterà a risparmiare 1,6 milioni di euro l’anno e verrà approvato in tempo utile, così come concordato con il presidente del Consiglio regionale, senza che alla Sardegna venga tolto un solo centesimo di trasferimenti da parte dello Stato”.