“La marinaia Carola Rackete non è una criminale ha seguito la stella polare della solidarietà e del salvataggio delle vite umane”. E ancora: “Nessuno è clandestino”, “Migrare non è un reato”. Sono solo alcuni degli slogan del presidio, indetto oggi davanti alla prefettura dal Cagliari Social Forum per solidarizzare con la comandante della Se Watch 3 arrestata dalla Guardia di Finanza dopo avere attraccato a Lampedusa con 45 migranti a bordo.

“Chiediamo che venga liberata subito, perché non ha fatto altro che obbedire ad una legge superiore che e’ quella di voler essere e rimanere umana – osserva il Cagliari Social Forum – e vogliamo dare il benvenuto a queste 45 persone, manifestando la nostra avversione contro le politiche migratorie di questo e dei governi che si sono succeduti nel tempo”. “Salvini e questo governo usano la disperazione altrui per fare politica – dice l’Usb – La strategia dei porti chiusi cosa produce? Niente più flussi migratori? No quei migranti continueranno ad esistere”.

E sulla capitana Rackete il sindacato osserva: “Ha violato il decreto di Salvini, ma ha agito secondo il diritto del mare e l’articolo 10 della nostra Costituzione. Il salvataggio si conclude quando i naufraghi a bordo sbarcano in un porto sicuro come dettano le leggi internazionali che da tempo regolano il comportamento nelle navi in caso di naufragi”. “Noi stiamo con Carola Rackete e con tutte le persone che come lei pongono il valore della vita umana al di sopra di ogni altra considerazione”, dicono i manifestanti.