Di fronte alla “drammatica” situazione delle opere stradali sarde e per scongiurare la perdita di tre miliardi di euro di finanziamenti per le nuove opere non ancora appaltate, l’assessore dei Lavori Pubblici della Sardegna, Roberto Frongia, ha scritto ai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ribadendo la richiesta di commissariamento di 10 tra le più importanti strade dell’Isola. Per l’esponente della giunta Solinas, che chiede di essere nominato egli stesso commissario, si tratta dell'”ultima spiaggia, l’unico modo che abbiamo per mettere fine a una situazione da assurda, che penalizza il trasporto delle persone e delle merci. Oggi in Sardegna paghiamo con la vita la negligenza di chi non comprende il dramma che si consuma nelle nostre strade”.

La lettera indirizzata a Salvini e Di Maio segue una serie di note formali. La richiesta di incontro al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, del 12 giugno. poi le due richieste di commissariamento (19e 27 giugno sempre a Toninelli).

“Sulla necessità di dare risposte chiare e immediate all’annoso problema della sicurezza stradale, a cui è così strettamente legato il dramma dei cantieri perenni e delle opere incompiute, c’è una convergenza tale che il Governo non può più permettersi di rimanere in silenzio – spiega l’assessore – Non possiamo correre il rischio che la macchina burocratica rallenti il corso della richiesta di commissariamento, nata sulla base della drammatica situazione delle opere (gran parte delle quali in campo ad Anas), a cui è legato il rischio di perdita dei finanziamenti – spiega Frongia – I ritardi che scontano alcune tra le opere più importanti della viabilità sarda oltre ad aggravare il deficit infrastrutturale del territorio finiscono per acuire l’incidentalità delle strade”. Infine sulla richiesta di essere nominato Commissario, Frongia spiega che la scelta “è dettata esclusivamente dalla volontà di accelerare quanto più possibile i lavori per garantire la sicurezza stradale in una regione martoriata da disagi e incidenti gravissimi”.