Una legge per difendere gli usi civici. In particolare per definire meglio permute e trasferimenti delle terre nate per essere condivise da tutti. E che invece rischiano di essere vendute ai privati. È l’appello al presidente della Regione Christian Solinas del Gruppo d’intervento giuridico (Grig). Obiettivo: la tutela delle terre collettive messe a rischio da iniziative dei Comuni e da un quadro giuridico complesso, in qualche modo pericoloso per la loro sopravvivenza. L’ultimo caso – spiegano gli ambientalisti – riguarda Orosei.

Ma anche comuni come Desulo, che hanno chiesto all’Agenzia Argea il trasferimento dei diritti di uso civico da poco più di 11 ettari di terreni non contigui a più di 1.577 ettari di boschi e pascoli del Gennargentu per “incrementare il proprio patrimonio e tutelare sotto il profilo ambientale una vasta area boschiva”. Amministrazioni comunali e Consiglio regionale nel mirino. “Hanno tentato- denunciano gli ambientalisti – le soluzioni più fantasiose e illegittime – denuncia il presidente del Grig Stefano Deliperi – venendo sempre fermati da Corte costituzionale e azioni ecologiste, sprecando soldi e tempo, esasperando poi tanti incolpevoli cittadini”.

Casi ancora da risolvere. “Tuttora – ricorda Deliperi – è pendente un procedimento davanti al commissario per gli usi civici, nel quale viene rilevato ‘un concreto e reale conflitto di interessi tra il comune ricorrente e gli utilizzatori residenti nel comune di Orosei”, in quanto l’amministrazione “contesta la qualità demaniale del suolo e, comunque, l’esistenza degli usi civici”. Il Grig è pronto alla nuova battaglia: “Disponibili a ogni forma di collaborazione finalizzata alla tutela delle terre collettive”.