Una situazione divenuta oramai insostenibile che durava dal lontano 2012 di una famiglia cagliaritana che vive nel centro città, dove l’indagato S.A. nato a Cagliari classe 1966 sottoponeva ad abituali vessazioni la propria convivente , anche in presenza dei figli minori.

L’uomo in particolare aggrediva fisicamente la propria convivente, la insultava con vari epiteti, la minacciava dicendole che l’avrebbe fatta passare per pazza e che le avrebbe fatto portare via i figli,  le faceva carico delle spese domestiche ed in un’occasione le  aveva lanciato contro vari oggetti personali.

Gli investigatori della Squadra Mobile, sono venuti a conoscenza della situazione lo scorso 7 luglio, quando un’amica della vittima ha riferito ai poliziotti che la stessa era stata picchiata dal proprio compagno al culmine dell’ennesima lite con il coinvolgimento del figlio minore e che erano visibili i segni delle percosse: un labbro gonfio, un occhio tumefatto e diversi lividi sulle braccia.

Gli investigatori della Squadra Mobile, d’intesa con la locale Procura della Repubblica nella persona del Sostituto Procuratore dott. Marco Cocco hanno preso i contatti con la vittima dei gravi maltrattamenti che ha riferito quanto subito dal compagno, acconsentendo a recarsi al pronto soccorso per farsi fare il referto delle ecchimosi multiple sul volto.

La vittima ha riferito che sin dall’inizio della propria relazione, da cui sono nati tre figli, il proprio convivente in diverse occasioni l’ha percossa schiaffeggiandola o colpendola con oggetti vari, tali episodi inizialmente sporadici in seguito sono divenuti sempre più frequenti.

La ragione per cui sino al mese di giugno non era stata presentata alcuna denuncia da parte della donna, è data dal fatto che la vittima  temeva le ritorsioni del proprio compagno che, più volte, l’aveva minacciata di farla passare per pazza prospettandole il pericolo che  le avrebbe pertanto portato via i bambini.

La condotta del proprio compagno è peggiorata da quando lui ha perso il posto di lavoro e dall’inizio dell’anno la convivenza è divenuta intollerabile.

Nel pomeriggio di ieri la Squadra Mobile dopo avere rintracciato l’indagato ha provveduto a notificargli la misura restrittiva dell’allontanamento dalla propria casa di famiglia con conseguente divieto di avvicinarsi.