Subito i bandi per il passaggio dei dipendenti in Laore come previsto dalla legge: è l’ennesimo l’appello lanciato in piazza, davanti al Consiglio regionale, da alcuni dei 270 lavoratori dell’Aras che attendono ancora di essere stabilizzati. “Per il nostro ingresso nell’agenzia mancano solo i bandi – dichiara Osvaldo Ibba di Confederdia – e all’improvviso l’assessora all’Agricoltura dice che vuole vederci chiaro, ma c’è una legge che il Consiglio regionale ha votato all’unanimità e che ha passato il vaglio di un tavolo con quattro ministeri coinvolti”.

Nei giorni scorsi la responsabile dell’assessorato Gabriella Murgia aveva sottolineato “i possibili malumori che questo piano di stabilizzazioni potrebbe avere sul personale della Regione assunto con concorso pubblico e da anni in attesa di un avanzamento di carriera. Alcuni dipendenti potrebbero infatti sentirsi scavalcati da altri colleghi arrivati attraverso una semplice selezione per titoli. E’ mio dovere segnalare queste criticità”. Ma i tempi sono strettissimi.

“Riceveremo il preavviso di licenziamento a settembre – ricorda Ibba – gli stipendi arrivano in ritardo e tre sono arretrati, siamo in una condizione di disagio e sentir parlare di passaggi di carriera mi pare fuori luogo”. Inoltre, “il presidente Solinas aveva già firmato come assessore agli Affari generali pro tempore il via libera per il nostro passaggio in Laore, quindi a lui facciamo un appello affinché si chiuda questa vertenza e non si creino altre tensioni, sia per noi che per il settore”. Secondo la portavoce del comitato sit-in, Paola Naitana, “l’assessora si dovrebbe dimettere perché porta avanti il gioco di alcuni sindacalisti”. Intanto, proprio per discutere di “leggi regionali approvate nell’ultima legislatura e mancata valorizzazione dei dipendenti interni”, è in corso nelle sale della Cisl del palazzo di viale Trento un’assemblea dei dipendenti regionali iscritti a Cisl Fp, Fendres e Fedro, sigla quest’ultima, alla quale è iscritta l’assessora all’Agricoltura.

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