Apprendo dell’apertura delle iscrizioni per il suo terzo anno, dell’Accademia di Belle Arti di Velletri, in un’area di Roma città metropolitana.

La sede distaccata dell’Accademia di Belle Arti di Roma a Velletri, al momento ha attivi i corsi di pittura e grafica con uno sportello per uditori, quando e se i numeri lo giustificheranno potrà eventualmente distaccarsi e rendersi autonoma, aggiungendosi all’Accademia di Belle Arti di Roma della quale è protesi e a quella di Frosinone nella Regione Lazio.
Nelle ultime elezioni politiche comunali Cagliaritane, la candidata sindaca di centro sinistra, Francesca Ghirra, ragionava sull’unica possibilità di fare partire un’Accademia a Cagliari come sede distaccata dell’Accademia di Sassari in una delle ex sedi storiche del Liceo Artistico “Foiso Fois” (quella del quartiere Castello), tale corso non sarebbe però dovuto entrare in conflitto con i corsi già attivi nell’Accademia di Sassari, capite il paradosso e il corto circuito burocratico e istituzionale?
A proposito nella stessa sede era prevista la collocazione di una saletta di registrazione e sale prove per giovani formazioni musicali e anche uno spazio a disposizione del mondo dell’associazionismo locale, insomma quella sede avrebbe dovuto coprire tutte le emergenze culturali, e produttive artistiche dell’area cagliaritana.
Ma tornando alla visione Accademia a Cagliari sede distaccata da Sassari, sarebbe un poco come immaginare nel Lazio dall’Accademia di Velletri progettare di dare vita a quella di Roma nell’area metropolitana Romana, fermo restante che Sassari è nel nord e Cagliari nel sud della Sardegna, che Cagliari è l’unica città metropolitana dell’isola e Sassari è semplicemente un capoluogo di provincia.
Quindi dalle parti dell’amministrazione politica uscente il problema aveva un’unica soluzione possibile, e passava per Sassari, nella realtà pratica (e la sede distaccata da Roma dell’Accademia di Velletri lo dimostra), da Cagliari in autonomia sarebbe più semplice in prospettiva futura alimentare sedi distaccate in tutta l’area metropolitana, pensate Velletri ha un terzo degli abitanti residenti a Cagliari e meno della metà dei residenti a Sassari, in linea d’area Velletri e Roma distano soltanto 36 Km., Cagliari e Sassari in linea d’area distano 174 km., chiaro il problema?
Cagliari avrebbe tutti i numeri per giustificare politicamente una sua neofita Accademia di Belle Arti, basterebbe semplicemente che l’amministrazione politica comunale, di Cagliari città metropolitana e Regionale, sapessero leggerla come investimento, basterebbe limitare sprechi e sperperi pubblici a pioggia in altre (talvolta improbabili e senza un reale studio strategico) direzioni, penso allo spreco del progetto Regionale della giunta Pigliaru “iscola” contro la dispersione scolastica, cosa sarebbe più “iscola” nel territorio e contro la dispersione scolastica di un’Accademia di Belle Arti pubblica in un’area metropolitana dove non c’è mai stata?
Basterebbe pensare alla pubblica Alta Formazione Artistica come investimento e non come spreco, pensate, l’altra sede storica del Liceo Artistico e Musicale “Foiso Fois” di Cagliari di Piazzetta Dettori, trasversalmente da qualche consigliere comunale Cagliaritano, era stata indicata come una possibile sede per un’Accademia a Cagliari, salvo poi ritrovarsi destinata tramite delibera comunale a divenire un prestigioso resort per artisti in transito nei suoi piani alti, con spazi comuni e sale espositive ricreative, progetto deliberato dall’uscente amministrazione Zedda, al momento bloccato perché le associazioni occupanti (sul serbatoio elettorale del lavoro precario delle associazioni culturali locali ci sarebbe da scrivere un libro) non vogliono andarsene, ma sede di Piazzetta Dettori a parte, anche Palazzo Accardo è stato svenduto dalla giunta Zedda al prezzo di un attico sottostimato, l’ex Manifattura Tabacchi è stata assegnata a Sardegna Ricerche, l’Ex carcere di Buoncamino sarebbe potuta essere eventualmente una sede per una neofita Accademia, la visione pubblica del’arte e della cultura, e la relativa alta formazione, a Cagliari non è riuscita ad andare oltre la visione del “resort” e delle “residenze artistiche”, che certo faranno anche conoscere a giovani artisti di passaggio le bellezze naturali del sud dell’isola che lavoreranno sul Poetto, i suoni del mercato di San Benedetto e i fenicotteri rosa, ma si tratterà sempre di giovani artisti di passaggio che si saranno altamente formati artisticamente in altre Accademie, per inciso le residenze artistiche sono uno strumento di consolidamento in un percorso d’Alta Formazione per giovani artisti con basi Accademiche, che in tale modalità si confrontano con altri territori e culture, pensare a una Cagliari con “residenze artistiche” senza “artisti in residenza” è una follia, a cosa servono Musei e sale espositive se nel tessuto culturale cittadino mancano gli artisti in formazione residenti?

Di Mimmo Domenico Di Caterino