Tutti d’accordo contro la plastica: dal Comune di Pula alla Città metropolitana, passando per parrocchia, resort, ambientalisti, mondo dello sport. Non è un’ordinanza perché l’intento è quello di coinvolgere tutti, ma è un protocollo d’intesa. Parte da Pula ed è il primo patto di questo genere in Sardegna e il secondo in Italia. Obiettivo: cominciare un percorso partecipato per ridurre il consumo di plastica nel litorale di Pula e nel centro abitato. Il protocollo ha un nome, “Pula Insieme per l’Ambiente”, ed è stato firmato oggi nella Sala Polifunzionale della Città Metropolitana di Cagliari al Parco di Monte Claro. L’intento è quello di limitare l’uso di plastica nei locali del centro turistico a quaranta chilometri e negli stabilimenti balneari. Allo stesso tempo però si promuoveranno azioni di sensibilizzazione sui temi ambientali anche in chiave economica e sociale.

“Questo Protocollo nasce con l’idea di passare da un’ordinanza a un percorso partecipato in cui esercenti, associazioni e cittadini siano coinvolti attivamente nell’adozione di stili di vita e attività sostenibili – afferma la sindaca Carla Medau -. Il nostro intento non è imporre, ma creare un nuovo valore sociale e territoriale. La sfida alla plastica si vince infatti solo se ci si sente partecipi di un progetto comune e noi siamo pronti a raggiungere insieme questo obiettivo virtuoso per la salvaguardia dell’ambiente e di tutti noi”.

Il percorso si basa su tre punti chiave: ridurre l’utilizzo di prodotti in plastica usa e getta, uso di materiali biodegradabili e compostabili, sensibilizzazione. Le azioni di intervento prenderanno il via il 15 luglio. Nel mirino posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande, contenitori per alimenti, tazze e bicchieri in plastica monouso. Tutto da sostituire (previo smaltimento delle scorte di magazzino fino al 31 ottobre) con prodotti in materiale biodegradabile e compostabile.