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“La Giunta ha ritenuto opportuno emanare un atto di indirizzo per la messa in liquidazione di Insar Spa (Iniziative Sardegna)”. Lo ha detto l’assessora del Lavoro Alessandra Zedda, nel corso di un’audizione nella commissione Attività produttive presieduta da Paolo Maieli (Psd’Az). La delibera di Giunta risale al 26 giugno scorso e il commissario liquidatore nominato è Carlo Iadevaia.

Una decisione, ha aggiunto Zedda, “presa nel quadro della riorganizzazione e del rafforzamento degli strumenti operativi pubblici che operano nelle politiche attive per il lavoro, oltretutto da alcuni anni Insar non svolge in modo positivo ed organico la sua missione aziendale di facilitare l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro anche attraverso una rete di relazioni con il sistema delle imprese”.

Critici i sindacati ascoltati sullo stesso tema. Secondo il segretario regionale della Cgil, Michele Carrus, “il ruolo di Insar resta centrale nelle politiche attive del lavoro e non vorremmo che la messa in liquidazione nascondesse il tentativo di mettere le mani sui 46 milioni del piano Lavoras (messo a punto con il contributo delle parti sociali) e su altre consistenti risorse”. Per Roberto Demontis della Cisl “la delibera sembra prefigurare un trasferimento ad Aspal (la nuova Agenzia regionale del lavoro) delle attività di Insar ma si tratta di soggetti diversi con competenze non sovrapponibili”.

Riversare tutte le attività su Aspal sarebbe sbagliato che secondo la segretaria regionale della Uil Francesca Ticca, “perché verrebbe meno l’attenzione sulla specificità del mondo del lavoro regionale accrescendo la preoccupazione sulle modalità di gestione di crisi economiche ed occupazionali complesse purtroppo molto diffuse in Sardegna”.