“La guerra contro la riduzione dei vitalizi è poco dignitosa per persone che hanno rappresentato il popolo sardo e dovrebbero essere d’esempio”.

L’ex consigliere regionale del Pci e avvocato costituzionalista, Andrea Pubusa, interviene dopo la rideterminazione dei 309 assegni votata dall’Assemblea e punta il dito contro l’associazione degli ex consiglieri regionali che sta valutando se presentare ricorso.

“Difendere i privilegi evidenti mentre la massa dei cittadini combatte con disoccupazione, incertezze sul lavoro e bassi salari è veramente poco onorevole, visto che la riduzione non intacca le posizioni acquisite – spiega Pubusa – Gli ex consiglieri hanno poi le loro pensioni da privati cittadini che sommano al vitalizio, per cui il loro trattamento è sempre di grande privilegio”.

Il costituzionalista fa nomi e cognomi: “Eliseo Secci addirittura parla di ingiustizia e minaccia di andare fino in fondo. Barranu, che si diceva comunista, lamenta una discriminazione. Giorgio Carta e Mario Floris, poveracci, dicono che la riduzione li rende insicuri, anzi che nessuno è sicuro con questo precedente. Cosa dovrebbero dire, allora – insiste Pubusa – i lavoratori che in questi decenni si sono visti falcidiare gli stipendi e le pensioni, peggiorare l’inizio del pensionamento e abolire l’art. 18”.