“Usciamo da due giorni molto pesanti, i più difficili finora dalla campagna antincendio: il rogo di Tortolì ha interessato un sito di interesse comunitario all’interno del quale è presente anche un’area archeologica. Quindi c’è un danno ambientale e culturale”.

Così l’assessore dell’Ambiente della Regione Sardegna, Gianni Lampis, all’indomani del sopralluogo in Ogliastra nelle zone devastate dal fuoco, partito dal campo di un agricoltore che incautamente stava bruciando delle sterpaglie. L’esponente della Giunta Solinas ha ricordato che l’estensione dei terreni e della macchia mediterranea andata in fumo supera i 600 ettari e che “i danni sono maggiormente riconducibili a proprietà private, dalle attività imprenditoriali alle case dei residenti presenti nell’agro”.

Adesso, ha annunciato Lampis, “le nostre strutture sono impegnate a dare supporto all’amministrazione comunale e al sindaco, oggi infatti la priorità è la conta dei danni”. “Ancora non c’è una prima stima – ha precisato l’assessore – perché sono ancora in corso le bonifiche a terra. In ogni caso il bilancio dei danni dovrà comprendere anche il costo della macchina antincendio”.