Loira Toncelli, medico in organico al centro di Medicina dello Sport di Careggi (Firenze), indagata per falso materiale, interrogata oggi due ore e mezzo dal pm Antonino Nastasi nell’inchiesta bis sulla morte dell’ex capitano della Fiorentina Davide Astori, ha detto al magistrato di non aver redatto alcun referto medico falso ma solo di aver chiarito in una nota esplicativa il significato di due parametri cardiaci relativi alla ‘curva di Strain’ ricavabili da un ecocardiogramma cui il calciatore fu sottoposto nel luglio 2017. Lo riferisce il suo difensore, avvocato Vincenzo De Franco, dicendo che la “dottoressa Toncelli ha spiegato di essersi limitata a fare una lettura di parametri”.

La dottoressa ha specificato “di non aver mai visitato Davide Astori” e ha detto di “non aver mai fatto una valutazione della curva di ‘Strain’ ma di essersi limitata a leggere un valore, un parametro e a metterlo nero su bianco”, attività svolta su una richiesta fatta all’interno del dipartimento di medicina sportiva la primavera scorsa. Quindi, prosegue il legale, “non c’è nessun falso”, “l’atto è successivo di circa due anni perché risale a quando le è stato chiesto di specificare e leggere un parametro che peraltro era già stato rilevato da altri medici”. E comunque “la valutazione di Strain è irrilevante ai fini dell’idoneità sportiva”, è sotto precisato nell’interrogatorio.

“La dottoressa Toncelli ha ammesso al pm che l’atto è successivo di circa due anni perché risale a quando le è stato chiesto di specificare e leggere un parametro già rilevato in passato da altri medici – afferma ancora l’avvocato De Franco – La data del 2017 è quella di refertazione dell’esame. Lei nel 2019 ha solo reso intelligibile, ora per allora, un dato già presente nelle carte e che peraltro dava un range di normalità”, infatti “i parametri risultavano nella norma sia per il ventricolo destro, sia per il ventricolo sinistro”.

“Non c’è nessun falso”, quindi secondo il difensore, anche perché “nel 2017 ad Astori fu fatto un ecocardiogramma la cui valutazione era già comprensibile, intelligibile anche da altri”.

La dottoressa è indagata con altri due medici per l’ipotesi di falso materiale commesso da pubblico ufficiale. I co-indagati sono l’attuale direttore del centro di Medicina dello Sport di Careggi, Pietro Amedeo Modesti, e il precedente direttore, Giorgio Galanti, che, insieme al professor Francesco Stagno di Cagliari, è indagato pure nel primo fascicolo dell’inchiesta per omicidio colposo. Per questa ipotesi di falso Galanti ha ricevuto un invito a comparire per giovedì prossimo, mentre Modesti, convocato per oggi, non si è presentato dal pm.