“La vicenda dei lavoratori Aias, oltre a colpirmi sul piano umano in quanto è inconcepibile che dei padri e delle madri debbano restare per mesi e mesi senza la possibilità di sostentare le proprie famiglie e vivere una vita dignitosa, rafforza in me la convinzione che è giunto il momento di chiarire una volta per tutte le diverse responsabilità insite nella vertenza e che negli ultimi anni, in particolare con la precedente giunta regionale di centrosinistra, non sono state, evidentemente, individuate”. Inizia così l’intervento del consigliere regionale Fabio Usai nella ‘Commissione di Inchiesta’ sull’Aias.
Secondo l’esponente sardista “è arrivato il momento di fare piena chiarezza senza più ricorrere a sotterfugi, perdite di tempo o inutili scappatoie che non risolvono da una parte le problematiche dei lavoratori e dall’altra non concorrono a migliorare la qualità della prestazione sanitaria ai pazienti gravi in carico all’associazione”.

“È preciso dovere dell’Assessore Nieddu, ovvero di colui che presiede il tavolo tecnico di ricognizione sui debiti-crediti dell’Aias – ha affermato Usai – intervenire in maniera netta per fare finalmente chiarezza sui contenziosi economico-giudiziari che da anni contrappongono l’associazione di assistenza agli spastici all’azienda sanitaria e dunque all’amministrazione regionale”.

“Se è necessario e sono certo che lo sia – ha proposto il Consigliere – il tavolo tecnico istituito per stabilire le rispettive responsabilità, nonché i crediti e debiti realmente dovuti, reputo che debba essere rafforzato con tutte le competenze umane necessarie per arrivare a questo scopo, ed evitare anche che lo stesso diventi un contenitore vuoto impossibilitato a compiere reali accertamenti sulle migliaia di documenti da analizzare, ripetendo quindi gli errori del passato quando agli interventi (evidentemente) di facciata non hanno mai seguito risultati concreti. “

“Un’impellente necessità vista la condizione dei lavoratori ormai insostenibile e il rischio che anche l’assistenza ai pazienti, come sta accadendo in alcuni centri dell’Isola, possa risentire di questa situazione e quindi perdere i propri standard qualitativi con evidenti conseguenze sulla salute delle persone. Non c’è più un minuto da perdere – ha concluso l’esponente politico – i lavoratori attendono, legittimamente, risposte, così come le famiglie dei pazienti e in generale i cittadini stanchi di assistere a questo stillicidio di polemiche, accuse e proteste in una vertenza che da tempo ha assunto un carattere sociale di rilevanza regionale. Solo con l’accertamento delle rispettive responsabilità sarà possibile intervenire in modo puntuale e normalizzare una situazione ormai diventata ingestibile, innanzitutto partendo dal riconoscimento degli stipendi dovuti ai dipendenti e la garanzia sul loro pagamento puntuale”.