“Il nodo centrale è la tariffa del metano: deve essere come quella che si paga nel resto del Paese e non si può pensare che Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ne imponga ai sardi una differenziata facendo pesare il costo dell’insularità”. Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas, prima del tavolo convocato a Villa Devoto con i sindacati per fare il punto sulle questioni dell’energia e della metallurgia.

Il governatore fa riferimento al documento pubblicato dall’Autorità il 9 maggio e che contiene le linee di intervento per la regolazione dei servizi di distribuzione e misura del gas per il prossimo periodo di regolazione 2020-2025. Linee che prospettano soluzioni sfavorevoli per i sardi. Quindi, spiega il governatore, “a questo punto la grande sfida è la regolamentazione con Arera”. Ma prima di affrontare questo problema, occorre far arrivare il gas nell’Isola.

“Il governo italiano ha sottoscritto un patto con la Sardegna che prevede la realizzazione di una infrastruttura importante per dotare l’Isola del metano – prosegue Solinas – io credo nella continuità amministrativa e verificheremo sul punto se il governo attuale vuole modificare i termini dell’accordo”. Sinora, aggiunge, “le nostre imprese e i nostri cittadini hanno già pagato abbastanza il fatto della mancata metanizzazione con dei costi vivi che hanno reso meno competitive le aziende”. Da qui la necessità di realizzare le infrastrutture “nel più breve tempo possibile”.